il sindaco di Pesaro respinge le accuse di noncuranza

La notizia da noi segnalata  che nessun amministratore era presente alle prime corse di Italo  ha suscitato la replica del sindaco di Pesaro.    

                                                                                                                                        

Apprendiamo con piacere che lui e il presidente della provincia Ricci erano intenzionati a valorizzare degnamente la fermata di Italo alla stazione di Pesaro con i vertici di NTV ma visto che per  “un contrattempo si è dovuto rimandare l’evento” riteniamo che, a maggior ragione, il giorno inaugurale del servizio, secondo noi,   sarebbe stato doveroso (e facile) presenziare almeno  una corsa del treno visto che ne passano sei al giorno ( h07:25, 10:35, 12:25, 16:02,18:44, 21:17).

Ricordiamo che solo nel gennaio del 2012 oltre un centinaio fra  sindaci, assessori,  rappresentanti di categorie sociali ed  economiche della provincia (ed anche noi dell’associazione FVM) erano alla stazione di Pesaro a manifestare per il temuto isolamento ferroviario dovuto ai tagli dei treni veloci.

Rimane ancora una volta da chiarire una questione: perché i treni sono così importanti per Pesaro mentre per i paesi della vallata del Metauro ed Urbino  è solo “nostalgia”? Come ha più volte giudicato il presidente della provincia Ricci.

Poniamo tre argomenti:

1-       Il nuovo servizio di treni AV nella stazione di Pesaro, due coppie di FrecciaRossa e tre  coppie di Italo, necessita di collegamenti per le coincidenze anche con i paesi dell’entroterra.

 2-       Il probabile pedaggiamento della Fano Grosseto sposterà un numero consistente di automezzi sulla s.s. Flaminia peggiorando le condizioni di vita degli abitanti e sottoponendoli ai rischi di un inquinamento maggiore.

 3-       La recente bocciatura di Urbino come capitale della cultura europea ha messo ancor più in evidenza le sue carenze infrastrutturali.

Secondo noi la miglior ed unica risposta a questi problemi è la riapertura della ferrovia  Fano Urbino.  Attendiamo le risposte degli altri.

Segnaliamo, infine, che da mercoledì 8 gennaio  e per i restanti mercoledì del mese, gli episodi del docufilm “La vita è un treno”, su www.ilfattoquotidiano.it firmato dal regista Enzo Monteleone, un grande del cinema italiano, tratto dal reportage Binario Morto pubblicato in agosto sul giornale dal noto giornalista scrittore Antonello Caporale in cui anche la ferrovia Fano Urbino ha preso parte.
Il lavoro verrà presentato al Circolo degli Artisti di Roma il 7 gennaio alle ore 21.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/12/29/fattotv-il-promo-de-la-vita-e-un-treno-la-docu-serie-di-caporale-e-monteleone/259639/

 

 

ITALO giunge a Pesaro nella piu completa indifferenza

Un silenzio assordante ha accolto domenica 15 dicembre, alla stazione di Pesaro , il prestigioso convoglio ITALO che iniziava ,con il nuovo Orario Invernale, i collegamenti tra le Marche e le Città italiane servite dalla Rete Nazionale ad Alta Velocità.
Il nuovo servizio, in diretta concorrenza con le FrecceRosse di Trenitalia, è stato accolto dalle Autorità locali con la più completa indifferenza.

A Rimini, appena  cinquanta chilometri più a nord, l’Assessore ai Trasporti  Dott. Mirra assieme al Dirigente Dott. Rossini era in stazione con tanto di bottiglia di spumante per un brindisi augurale con il personale di NTV.

Eppure il 26 gennaio del 2012 la stazione di Pesaro rigurgitava di Assessori, di Sindaci  e della Nomenklatura nostrana che manifestavano , giustamente preoccupati, contro la ventilata
minaccia di Trenitalia di sopprimere o ridurre fortemente le fermate dei FrecciaBianca con pesanti ricadute sull’economia locale.
Oggi, con una crisi che morde impietosamente le attività della provincia, all’arrivo del modernissimo AGV era presente solo FVM , l’Associazione che si batte per il ripristino della ferrovia Metaurense, con alcuni soci convenuti ad immortalare l’avvenimento: una manciata di “nostalgici” ha salutato uno dei gioielli tecnologici  del trasporto ferroviario (primo esempio in Europa dell’imprenditoria privata nel settore) capace di migliorare la qualità del modo di
viaggiare delle persone rinunciando vantaggiosamente all’uso dell’automobile sui percorsi serviti.  
Con Italo si viaggia anche “marchigiano”.
Non dimentichiamo, poi, l’importanza delle linee e dei treni locali che alimentano l’utilizzo delle più prestigiose Direttrici Principali e che offrono la connessione dei territori dell’entroterra con il resto della Nazione.
Un veloce esempio è d’obbligo.
Da Urbino, con la riapertura della Metaurense, si potrebbero raggiungere: Milano  in poco più di tre ore, Bologna  in poco più di due ore. Torino in circa quattro ore, Venezia in tre ore e trenta minuti.
Fano potrebbe diventare, purchè lo si voglia, il fulcro di tale rete di collegamento con opportune ed oculate strategie finanziarie.

La nostalgia può correre sul filo dei 300 chilometri all’ora, l’indifferenza porta , più o meno felicemente, al disastro. 

Ferrovia Fano Urbino: missione impossibile??

Il video della linea ripulita dalla vegetazione:

http://www.youtube.com/watch?v=yJ4MoFvLnWc&feature=share&list=UUftJeLjv_H4C1YoONJO5xMQ

Anche quest’anno  abbiamo terminato di ripulire il tratto Fermignano Urbino dalla vegetazione ricresciuta  nel periodo estivo.  Il solito lavoro duro e faticoso ma che ci riempie di soddisfazione.

In questo modo abbiamo resuscitato un’ infrastruttura con opere d’arti  eccezionali ed un paesaggio straordinario.

 ”Inspiegabilmente” questa ferrovia che dalla linea Adriatica conduce ad Urbino, capitale rinascimentale che non ha bisogno di presentazioni,  viene  snobbata da chi amministra il territorio.

Probabilmente tali governanti   la preferirebbero sepolta sotto una foresta di acacie; la scomparsa totale dei binari darebbe adito alle loro teorie sul trasporto e sul turismo.

Siamo spiacenti, ma noi continueremo a evitare il degrado della ferrovia Fano Urbino perché per noi il ripristino del servizio ferroviario è una risposta seria a tanti problemi che affliggono la valle del Metauro e  Urbino nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio.

Non è una “ missione impossibile” riaprire la Fano Urbino, è molto più difficile far cambiare la cultura della vera mobilità sostenibile.

Noi che da anni sosteniamo che il treno per Urbino è un’ occasione irrinunciabile per migliorare la qualità della vita di tutto l’entroterra  siamo indicati come nostalgici, in realtà chi avversa il ritorno del treno è un retrogrado e conservatore dell’automobile.

Facciamo qualcosa di Seri.o

Recentemente il candidato a sindaco di Fano Massimo Seri si è espresso sull’utilizzo della Ferrovia Fano Urbino a favore di una pista ciclabile.

http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=435708

Oltre a ricordare la dismissione dell’esercizio ferroviario , avvenuta con il DM 430 del 15/12/2011, il candidato Seri dovrebbe anche dire  che il decreto ministeriale è stato la conclusione di un iter , avviato dall’ attuale giunta provinciale,  in cui il candidato Seri, nella delibera di Giunta Provinciale n° 217 del 11/06/2010,  ha posto la sua firma.

Da rilevare che appena nel 2009 una delibera di Consiglio Provinciale, la 15/2009, affermava l’esatto contrario.

Il candidato Seri ,  oltre a citare i costi di ripristino dell’infrastruttura ferroviaria,  dovrebbe anche riportare i costi di una pista ciclabile di 50 km.
 Dovrebbe sapere , tra l’altro,  che le gallerie presenti sul percorso vanno messe in sicurezza ed illuminate e che  lungo tutto il percorso ferroviario esistono opere di scorrimento delle acque meteoriche obbligatoriamente mantenute pervie e  pulite, specialmente nei tratti in trincea.
Il candidato Seri dovrebbe anche sapere che la vegetazione infestante è un problema sulla ciclabile come sulle altre strade. Chi pagherà  i costi di manutenzione su tutto il percorso ? Con quali proventi ?

Il candidato Seri, da buon amministratore ,  dovrebbe fare ulteriori riflessioni:

– vale la pena buttare alle ortiche un’ opera infrastrutturale dalle caratteristiche tecniche eccezionali (minime acclività , grandi raggi di curvatura, notevole potenzialità di trasporto di persone e merci)  che collega la  costiera Adriatica  con la Vallata del Metauro ed Urbino ?

– per non spendere 100 milioni di euro ( dove sono i progetti di tale costo ?) è giusto distruggere quello che , al valore attuale,  vale oltre 1 miliardo   senza alcuna speranza e possibilità di ricostruzione   nel caso se ne presentasse la necessità in futuro?
Eppure di esempi di ferrovie riaperte ( con grande successo ) ce ne sono tanti in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia ; anche nella Regione Marche recentemente   si  è finanziato l’elettrificazione della Ascoli- Porto d’Ascoli ( altro ramo secco ) con indubbi benefici sul traffico e la frequentazione.

Con Urbino probabile Capitale Europea della Cultura nel 2019, si è chiesto il candidato  Seri quanti turisti potrebbero soggiornare nelle strutture alberghiere della sua città se ci fosse il treno in partenza per Urbino?

Noi dubitiamo fortemente che per visitare  le tante  ricchezze culturali ed ambientali del capoluogo Montefeltresco  , principale attrazione culturale e  turistica della provincia, qualcuno abbia voglia di farsi  pedalate di 50 – 100Km  ( con ritorno ).

Per concludere:  siamo d’accordo con Seri quando  dice che la ferrovia Fano Urbino rappresenta per Fano una grande occasione.
Tuttavia  se propone ( subdolamente) di sostituire i binari con il cemento , tale occasione la perde per sempre  procurando , per di più , un danno incalcolabile a tutto il popolo vallivo con la rinuncia – voluta scientemente –  allo sviluppo   delle attività imprenditoriali ed artigianali già illustrate dall’Associazione nei suoi recenti interventi sui media.

E se Urbino fallisse nella sua corsa a Capitale della Cultura proprio per deficienza ed incompatibilità del sistema trasportistico attuale,  chi si accollerà l’onere  e la responsabilità di tale fallimento ?

Faentina e Metaurense

           

Le foto:

https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/Marradi50SagraDelleCastagne#

Domenica 20 ottobre l’associazione FVM ha partecipato alla 50^ edizione della Sagra delle Castagne di Marradi, un piccolo paese nell’appennino toscano attraversato dalla Faentina, la linea ferroviaria che da Faenza giunge a Firenze S.M. Novella, ovviamente il viaggio a/r rigorosamente in treno.

Il treno è anche il simbolo della manifestazione di Marradi, perché da diversi anni i treni a vapore, provenienti da Firenze e da Rimini  attirano  appassionati da tutta Italia e hanno decretato il successo della manifestazione. Oltre ai treni a vapore vengono effettuati treni straordinari che portano alla Sagra delle Castagne  migliaia di persone.

Nell’ appenino toscano  il treno è di sostegno al turismo non solo per la Sagra della Castagne ma anche per fare “treno escursionismo” e “treno trekking”.  Il tempo trascorso in treno diventa parte integrante dell’escursione, in molte occasioni il percorso treno attraversa luoghi non toccati dalle strade per questo diventa un mezzo straordinario alla scoperta di luoghi sconosciuti. Il paesaggio che si osserva dal treno è il preludio al percorso che si farà dopo. Iniziare l’escursione verso la montagna dal marciapiede di una stazione è un viaggio con i connotati  fuori dal tempo.

Eppure denota una grande sensibilità e maturità: i tracciati delle ferrovie secondarie sono ancora oggi opere di alta ingegneria ambientale, di notevole valore architettonico e di inserimento armonioso del territorio fino a diventarne parte.

 La Faentina costruita a cavallo tra ‘800 e il 900’, sabotata dai genieri della Werhmacht dopo essere più volte bombardata dagli alleati, viene ricostruita e riprende servizio nel 1957. Superati gli anni del boom economico dove svolgeva più che altro  la funzione di ferrovia locale con modesti traffici e quella dei rami secchi, la Faentina del ventunesimo secolo offre un servizio decisamente interessante.

 “La svolta” avviene con l’introduzione di collegamenti diretti Romagna – Toscana con buona velocità e maggior frequenza. Il maggior confort viene assicurato dai nuovi treni Minuetto diesel. La percorrenza Faenza-Firenze è divenuta standard 1h 47 (1h51’ nella direzione opposta).

L’alta puntualità ed il confort dei treni ha permesso di raddoppiare gli utilizzatori del servizio tra le due Regioni, mentre località come S.Pietro a Sieve e borgo S. Lorenzo hanno visto salire rispettivamenti ad oltre 500 e 1200 passeggeri quotidiani. Il Minuetto tra Faenza e Firenze in alcuni casi non è più sufficiente e sono previsti oggi due convogli accoppiati. Il successo trova il suo apice nei giorni festivi di primavera e autunno: un emozionante viaggio tra natura e cultura in uno scenario di incomparabile suggestione e bellezza.

Sulla “Faentina” verifichiamo dal vivo quello che potrebbe accadere sulla “Metaurense” se il treno ritornasse a percorrere i suoi binari.  Attendiamo  “ la svolta ”.

 

FVM alla Sagra delle Castagne

http://lnx.pro-marradi.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=43&Itemid=54

L’ Associazione FVM organizza per la 50^ edizione  delle Sagra delle Castagne di Marradi

una gita sociale per soci e simpatizzanti domenica 20 ottobre.

 Edizione Piano orario per Marradi

PARTENZA DA FANO

FANO                                          p. 08.21
FAENZA                                       a. 09.37

colazione e possibilità di vedere il TrenoVapore proveniente da Rimini                                                                                 
FAENZA                                      p. 10.20
MARRADI                                    a.  10.57

Visita alla Sagra, giratura locomotive in stazione, movimento mat. rotabile, pranzo agli stands, acquisti ed abbuffate varie.

RITORNO A FANO

MARRADI                                    p.16.05    oppure            p. 18.25          
FAENZA                                      a. 16.43                          a. 19.12          
FAENZA                                      p.17.16                           p. 19.16          
FANO                                         a.18.39                           a.  20.44  

La seconda possibilità manifesta un rischio di coincidenza essendo il tempo di attesa previsto di 4 minuti. Pertanto si potrebbe  prendere l’IC alle 18:25 arrivo a Fano 19.45 con pagamento supplemento. Oppure attendere il Regionale alle 21:16 con arrivo a Fano alle 22:40.

COSTO BIGLIETTO FS FANO-MARRADI  a/r   21,80 euro  ordinario 2^classe

 ( contributo associazione FVM 2 euro)

info Carlo 327 8340801

 

la conferenza della Festa della Stazione sul TG 2000

La  XIV Festa della Stazione di Fermignano, nonostante la pioggia, ha ottenuto  anche quest’anno un importante risultato: alla conferenza  ha preso parte anche il senatore Giorgio Londei, attuale  presidente di Adriabus e sindaco di Urbino nel 1987 quando il servizio ferroviario sulla ferrovia Fano Urbino venne sospeso.

Dopo una proiezione del video storico in cui durante un congresso de PCI di Urbino  del 1987 su viabilità e trasporti il compianto  senatore Paolo Volponi esprimeva tutto il suo dissenso per la chiusura della ferrovia Fano Urbino e auspicava anche  la ricostruzione del collegamento con Pergola e Sant’Arcangelo di Romagna, si è ricordato, ad un mese dalla scomparsa, l’Ing. Piero Muscolino storico delle ferrovie e grande sostenitore dell’Associazione FVM.

 http://www.youtube.com/watch?v=6-vK62mH5Qo&feature=share&list=UUftJeLjv_H4C1YoONJO5xMQ)

http://www.youtube.com/watch?v=1tsdtrGLx38&feature=share&list=UUftJeLjv_H4C1YoONJO5xMQ

Il presidente di FVM Carlo Bellagamba  ha introdotto la conferenza indicando le azioni intraprese dall’Associazione nel 2012 e nel 2013  poi ha passato la parola alla presidente della Delegazione FAI della Provincia  di Pesaro , Anna Siccoli, la quale ha rimarcato il successo del censimento 2012 dei “Luoghi del Cuore” in cui la ferrovia Fano Urbino con quasi 6000 segnalazioni  si è classificata al 47° posto su oltre 10000 siti in Italia , 2^ nelle Marche su 323 e ovviamente prima nella provincia di Pesaro.

Giancarlo Frisoni, socio Intorginpex,  la società russa di import di generi alimentari che si sarebbe resa disponibile per il treno dei sapori sulla ferrovia Fano Urbino, ha manifestato la sua delusione per il mancato seguito  alla proposta della sua società nonché la sorpresa a non vedere nessun politico alla conferenza “Treno e turismo: una strategica alleanza” alla Camera di Commercio di Pesaro nell’aprile scorso; tuttavia ha rimarcato che il progetto originario è ancora percorribile, ma ha sottolineato che il nostro territorio corre il rischio di essere estromesso da questa notevole iniziativa economica a favore di altre realtà molto più decisionali e pronte a cogliere tale occasione irripetibile.

Il socio FVM Mazza Michele partecipante al 1° Congresso Nazionale di CoMoDo, la Confederazione che ha ideato la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, svoltosi a Rimini lo scorso 3 ottobre, ha indicato   le future linee guida della confederazione e la recente proposta di legge sull’ istituzione nella Repubblica delle Ferrovie Turistiche.  L’ inserimento della ferrovia Fano Urbino inserita  tra queste ferrovie potrebbe essere il primo ed economico passo per la  ripresa del servizio regolare.

Il socio Giovanni Carboni , presentando il progetto di ripristino della ferrovia Fano Urbino elaborato da lui insieme ad altri due ingegneri AISIF, ha rimarcato le straordinarie possibilità dell’infrastruttura: un corridoio rettilineo e praticamente privo di pendenze nel tratto Fano Fossombrone in grado di sopportare velocità anche oltre 130 km/h ;  opere d’arte principali in buono stato di conservazione.  Una potenzialità di 25 coppie di treni /giorno  con percorrenze da 50 minuti da Fano ad Urbino, 27minuti da Fano a Fossombrone,  17 minuti da Fano a Calcinelli.   Ha fatto notare che l’attuale numero di passeggeri è attualmente talmente elevato, qualche milione di viaggiatori l’anno, che è irrazionale continuare a servirsi di mezzi a capienza limitata. In ultimo definendo “criminale” l’azione della dismissione , che potrebbe pregiudicare per sempre il ritorno del treno nella Valle del Metauro,  ha strappato molti applausi dell’assemblea.

Dopo aver ascoltato tutti, ha preso la parola il senatore Londei . Ha ricordato i giorni della chiusura nel 1987 dove, purtroppo, fu costretto a fare una battaglia solitaria senza l’appoggio degli  altri comuni della vallata.  Il Sindaco di uno fra questi fece , addirittura, un telegramma di plauso al ministro Signorile.

 Londei ha evidenziato che il trasporto pubblico ha bisogno di più vettori, e ha confermato che Adriabus è disponibile ad entrare in una futura gestione della ferrovia della Fano Urbino.  Ha manifestato il suo interesse sulle proposte di leggi sull’utilizzo delle vecchie ferrovie. Di fronte alle domande incalzanti  sul decreto di dismissione, ha affermato  che lui può rispondere solo delle sue azioni  non può parlare per altri. Ha elogiato l’associazione FVM  per la battaglia condotta da più di dieci anni ed infine   ha invitato ad Urbino per il prossimo 8 novembre sia il FAI che FVM per  incontrare il Presidente della Commissione Trasporti  della Camera on. Meta.

                                                          

Fermignano, 14^ Festa della Stazione

           

“””ATTENZIONE”””

PER AVVERSE CONDIZIONI

METEO CI STIAMO ORGANIZZANDO PER

SVOLGERE LA MANIFESTAZIONE AL COPERTO

 

Domenica 6 ottobre a Fermignano, l’ associazione FVM,in collaborazione con il FAI di Pesaro e con Legambiente Urbino, organizza  la 14^ Festa della Stazione dal titolo: “Tanto rumore …per nulla?

Gli argomenti  proposti dall’associazione FVM, anche quest’anno,  hanno trovato spazio più volte sulle pagine dei giornali, TV e siti d’informazione:                                                                                                        

ricordo dell’ultimo treno per Urbino del 1987,l’argomento merita uno speciale a Fano TV e  TVCM; la ferrovia  Fano Urbino viene eletta   Luogo del Cuore del FAI ; la VI Giornata delle Ferrovie Dimenticate riscuote un notevole successo di pubblico, RAI 3 trasmette il servizio;  il  convegno “ Treno e turismo: una strategica alleanza” alla Camera di Commercio di Pesaro fa sposare la nostra causa anche il suo  presidente Drudi,  RAI 3 trasmette il servizio;  viene elettrificata la linea Ascoli- P.Ascoli, FVM , rimarcherà le contraddizioni della Regione Marche sulle linee secondarie; nel convegno “ Senza trasporti l’istruzione non va lontano” organizzato da Adriabus ad Urbino, il presidente Londei dichiara la disponibilità di entrare nella gestione ferroviaria della Fano Urbino;   di fronte all’entrata in servizio di due nuovi autobus autosnodati lunghi ben 18 metri e con 100 posti disponibili sulla tratta Fano Urbino, FVM rileva la contraddittorietà   di come una linea definita ramo secco  necessiti di tali mezzi; in occasione del convegno ”Le infrastrutture nelle Marche” a Fano,  FVM consegna la proposta di ripristino della ferrovia al Ministro  Lupi; Il presidente di Adriabus Londei a Radio Fano conferma la sua solidarietà con FVM e   al Resto del Carlino dichiarerà che la ferrovia è strategica per cultura e turismo, allineandosi perfettamente alle nostre idee; la Fano Urbino è sul “Il Fatto Quotidiano” con un’inchiesta del noto giornalista scrittore Antonello Caporale; Tele 2000lab rispolvera un’assemblea pubblica del PCI del 1987 in cui il compianto senatore/scrittore Volponi rimarcava l’indispensabilità per Urbino dei collegamenti ferroviari.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

 Insomma di “rumore” anche quest’anno ne è stato  fatto davvero tanto, speriamo che serva a qualcosa.

Alla Festa della Stazione,  verrà ripresentato il progetto di ripristino della ferrovia Fano Urbino a cura di AISIF (associazione studenti ingegneria ferroviaria)progetto già elogiato durante il convegno delle ferrovie dimenticate 2012 alla stazione di Urbino. Tale progetto rimarcherà le potenzialità e le capacità della ferrovia Fano Urbino.  Non si può certamente soprassedere dal conoscere le straordinarie caratteristiche e i pregi ingegneristici dell’ infrastruttura.

Nel corso della manifestazione verrà ricordato l’ingegnere Piero Muscolino, il celebre storico delle ferrovie grande amico dell’associazione FVM, a un mese dalla sua scomparsa.

In ultimo verrà riproposto anche l’intervento dello scrittore Volponi al convegno sopra citato del 1987 e non mancheranno le  mostre modellistiche , fotografiche dell’attività dell’associazione e dei mezzi della Protezione Civile.

                                   

                                   

“Senza la ferrovia Urbino muore”

Venerdì 27 settembre alle ore 21:05 il canale 616 TELE2000LAB
trasmetterà un convegno organizzato dal PCI di Urbino del 1987, con il compianto senatore/scrittore VOLPONI e l’allora sindaco di Urbino LONDEI dal titolo : VIABILITA’ E TRASPORTI PROBLEMA CENTRALE.

http://www.youtube.com/watch?v=6-vK62mH5Qo&feature=share&list=UUftJeLjv_H4C1YoONJO5xMQ)

“ Senza la ferrovia, Urbino muore” così il senatore/scrittore VOLPONI si esprimeva a riguardo, addirittura  sosteneva la ricostruzione dei collegamenti ferroviari verso Pergola e Sant’Arcangelo di Romagna.

La ferrovia Metaurense  poteva essere potenziata: erano già pronti 10 miliardi di lire stanziati dalla Regione Marche, ma nonostante ciò,  la scure dei tagli cadde sul treno per Urbino, unica vittima fra tante inefficienze e sperperi del Paese.

E’ passato oltre un quarto di secolo, ma i problemi di viabilità e trasporti non sono certo migliorati, anzi, i recenti tagli al trasporto pubblico hanno messo in luce i limiti  delle aziende di trasporto  non attrezzate per sostenere questi inevitabili cambiamenti.

Ancora oggi la ferrovia Fano Urbino ha il tracciato  integro e le opere d’arte sono in buono stato, quindi, con una spesa relativamente bassa rispetto ai benefici che apporterebbe, si potrebbe riattivare. Sarebbe un’ innovazione  eccezionale per Urbino candidata a Capitale della Cultura Europea.

 

 

Di nuovo al casello dell’Antonia

                                                                                                                                                                                                    

https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/DiNuovoAlCaselloDellAntonia#

Come consuetudine, a fine estate di ogni anno quando la vegetazione cessa di crescere, riprendiamo l’attività di pulizia della linea da Fermignano ad Urbino. Quest’ anno grazie ad alcune new entry il lavoro procede velocemente e in quattro sessioni di ripulitura siamo già giunti al mitico casello dell’Antonia: il casello con i binari più belli e curati d’Italia.
Di questo passo ritornermo di nuovo ad Urbino molto presto. Prima però la 14^ Festa della stazione.
Di seguito il link  e il commento del servizio di RAI 3 “Presa diretta” di lunedì 23 settembre 2013:
Ma la maggior parte degli italiani chiede soprattutto treni per percorrere brevi distanze, regionali e metropolitane veloci, che e il vero sistema circolatorio di un Paese , se il sangue non arriva dappertutto il Paese non funziona .
Secondo uno studio di CONFCOMMERCIO se noi avessimo la rete capillare che hanno i tedeschi il nostro PIL avrebbe un segno più di 20 miliardi di euro, 1,3 per cento del PIL
Se poi noi avessimo investito negli ultimi dodici anni quello che la Germania ha messo nell’ammodernamento delle proprie linee ferroviarie oggi avremmo
Più 120 miliardi di euro di PIL