Ciclabili e linee ferroviarie
In questa pagina sono riportate ad esempio alcune linee ferroviaire italiane in cui treno e bici svolgono un ruolo complementare e di rilevanza turistica
– Merano Malles e ciclabile della Val Venosta
– Trento Malè Marilleva e ciclabile della Val di Sole
– Fano Urbino e ciclabile della Val Metauro (ipotesi di progetto)
Merano Malles e ciclabile della Val Venosta
La ferrovie della Val Venosta (Merano Malles) ora gestita dalla STA Trentino Trasporti il cui sito vi invitiamo a visitare è la “sorella” della Fano-Urbino.
Molte sono le similitudini, come tipo di tracciato e di esercizio. Simile è pure la sua storia, con una chiusura repentina negli anni 80 con quasi un ventennio di abbandono.
Negli ultimi anni, senza non poche remore da parte della pubblica amministrazione, che per nulla credeva in un recupero della linea, si è assistito in controtendenza ad uno stupendo recupero della ferrovia che, ricalcando il vecchio tracciato, con piccole modifiche per l’eliminazione di qualche passaggio a livello, percorre l’intera vallata da Merano a Malles.
La ciclabile segue la linea per tutta la sua lunghezza; il percorso è anch’esso facile e adatto a tutti.
La ferrovia riaperta negli ultimi anni ha fatto numeri da record: sia come presenze di viaggiatori che come incremento di turismo.
La grande innovazione su questa linea è un grande sistema di bike sharing con il quale si può tranquillamente “prelevare” una bici a malles per depositarla poi in uno dei tanti punti di raccolta lungo la linea. Consente un agevole trasporto in treno, tramite nuovi convogli Stadler attrezzati allo scopo.
Questo è un buon esempio di come sfruttare appieno un percorso lunghissimo (60 km) e con una ragguardevole dislivello 725 m
Dopo aver attraversato il paese di Prato allo Stelvio proseguiamo la nostra escursione verso est. Pedaliamo ai margini del parco nazionale dello Stelvio, attraversando ripetutamente alevi fluviali protetti in cui la pista ciclabile non è asfaltata. Questo percorso non è adatto a bici da corsa. La prossima stazione intermedia è il paese di Lasa.
Il paese di Lasa deve la sua popolarità al marmo bianco di Lasa che viene estratto dal monte e sgomberato in blocchi giganteschi. E ovviamente anche nel paese il marmo è onnipresente. Fate una breve pausa nel paese. Lasa è anche il centro della coltivazione di albicocche della Val Venosta, forse potete anche gustare questo frutto delizioso.Ritornati sulla ciclabile proseguiamo lungo il fiume fino a gingere a Silandro (località Covelano), il paese che è considerato il centro della Val Venosta. Per mancanza di tempo non visitiamo questa località ed andiamo avanti verso Laces all’imbocco della Val Martello. La pista ciclabile passa per il paese, in questo modo potete brevemente dare un’occhiata al centro. Molte località della Val Venosta custodiscono testimonanze che risalgono al periodo romano, i pendii soleggiati del Monte Sole ci fanno credere di essere in un altro mondo.
A Castelbello inizia la parte più calda della Val Venosta, presentando anche qualche vigneto. Is castello di Castelbello lo potete ammirare anche dalla pista ciclabile. Alcuni km più avanti, dopo la diramazione alla Val Senales, giungiamo a Naturno, nei dintorni di Merano, e lo si nota anche per le temperature. Questo tratto della ciclabile va percorso su sentieri sterrati e forestali, i lavori di costruzione della pista ciclabile in questo tratto non sono ancora stati ultimati.Passando per Plaus e Parcines svoltiamo a sinistra a Tel, da qui pedaliamo da Lagundo a Merano. Una bella discesa. Particolarmente impressionante è il paesaggio svariato, le particolarità culturali ed il contrasto tra le pareti dell’Ortles e i pendii soleggiati del Monte Sole, nonché gli alevi fluviali del parco nazionale e i frutteti e vigneti coltivati.
Chi vuole percorrere la pista ciclabile dell’Adige ossia la Via Claudia Augusta verso Bolzano deve per forza attraversare il centro di Merano. Per istruzioni in merito vedasi l’articolo “Piste ciclabili a Merano“.
Mappa della ciclabile
Fonte : http://www.burggrafenamt.com/it/bici-e-mountainbike/pista-ciclabile-della-val-venosta.html
Trento Marilleva e ciclabile della Val di Sole
La pista ciclabile della Val di Sole si sviluppa quasi per intero lungo il percorso del fiume Noce, ricalcando il tracciato di antiche strade di collegamento, o di strade arginali e di campagna.
Copre un dislivello che dai 595 metri s.l.m. di Mostizzolo porta ai 1160 metri di Cogolo, in Val di Peio.
Si possono scegliere vari percorsi ed utilizzare il treno Dolomiti Express, appositamente attrezzato per il trasporto delle bici, per integrare gli itinerari. Le biciclette sono noleggiabili presso i numerosi noleggi bici e mountain bike presenti in tutta la valle.
Mappa della ciclabile pag.1
Mappa della ciclabile pag,2
Fano Urbino e ciclabile della Val Metauro
La ferrovia Fano-Urbino ha grosse possibilità di sviluppo, sia per il trasporto passeggeri che di merci.
In questa sezione, ci soffermeremo sul valore paesaggistico della linea e come essa può essere sfruttata a livello turistico e cicloturistico.
A tale proposito, l’associazione, per mezzo dei suoi tecnici, sta elaborando diverse soluzioni su come valorizzare il territorio attraverso questi canali.
In particolare ci sembra doveroso evidenziare questa idea, che attraverso costi contenuti, potrebbe valorizzare il territorio e accontentare tutti coloro che vorrebbero percorrere in bici e in totale sicurezza la nostra bellissima vallata.
Il tutto attraverso un ripristino funzionale della ferrovia e un modestissimo intervento sul territorio, volto alla sistemazione di alcuni percorsi (strade di campagna), spesso sotto-utilizzate le quali passano parallelamente alla ferrovia.
Lo studio dimostra attraverso questo quadro riassuntivo le finalità del progetto.
Si rimanda alla sezione PROGETTO per una più ampia descrizione dell’intervento.