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Il treno ci salverà dall’isolamento

ferrovia fano-urbino, Il treno ci salverà dall'isolamento

L’articolo di Repubblica.it che ha come protagonista la nostra ferrovia

La ferrovia Fano-Urbino a distanza di quasi 30 anni dall’ultimo treno riesce ancora ad attirare l’attenzione di centinaia di visitatori l’anno, ad essere seguita da migliaia di sostenitori sui social network e guadagnarsi non solo decine di articoli sulle cronache locali ma anche l’onore di servizi su giornali e web nazionali: l’ultimo il servizio di Gerardo Adinolfi su Repubblica.it

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Torna il trenino di Babbo Natale

Domenica 18 Dicembre 2016
dalle 10.00 alle 12.00

TORNA IL TRENINO DI BABBO NATALE

dopo il grande successo di domenica 11 dicembre

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                  Associazione Ferrovia Valle Metauro

Salveranno la ferrovia?

Scriviamo una lettera ai Consiglieri Regionali


Gent.mo consigliere,
il suo mandato elettorale Le impone di esprimersi sulla ferrovia Fano-Urbino.

Purtroppo proprio in questi ultimi anni, anche con il parere favorevole alla dismissione della giunta regionale (delibera 1372 del 17.10.2011),   sono state fatte scelte  poco lungimiranti che hanno rischiato di perderla per sempre.

Il 31 gennaio 1987 l’ultimo treno raggiunse Urbino.  Manca quindi poco più di un mese  al trentesimo anno di isolamento ferroviario dei paesi della Valle del Metauro e del capoluogo del Montefeltro , patrimonio Unesco.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: carenza di mobilità alternativa all’automobile (assente nei giorni festivi),  congestione del traffico stradale nelle città costiere (Fano e Pesaro) con continui sforamenti delle PM10, inarrestabile spopolamento delle aree interne, difficoltà di sviluppo imprenditoriale turistico in importanti zone di rilievo storico, artistico, architettonico, paesaggistico. Urbino ha perso 8.000 residenti ( da 23.000 a 15.000) negli ultimi venti anni.
Contrariamente alla provincia di Pesaro e Urbino, in questi ultimi decenni si è consolidato in tutta Italia non solo  uno sviluppo delle ferrovie ad alta densità di traffico e ferrovie locali, ma anche un recupero delle ferrovie storiche che, cessato momentaneamente il traffico viaggiatori,  sono diventate  dei veri motori turistici grazie alla costituzione  nel 2014 della Fondazione FS che sta sviluppando il comparto dei treni storici con notevole successo di pubblico.

Anche la Regione Marche si è molto impegnata per lo sviluppo delle ferrovie locali elettrificando la ferrovia Ascoli-Porto d’Ascoli (10milioni di euro) con l’acquisto di nuovi treni regionali (4  Jazz e 8 Swing 60 milioni di euro)  e riuscendo ad ottenere anche il finanziamento di 39 milioni di euro per l’elettrificazione della Civitanova- Macerata –Albacina    (Cipe  Piano Operativo FSC 2014-2020)

Un emendamento passato in Commissione Bilancio della Camera il 23 novembre u.s. ha autorizzato la spesa di 210 milioni di euro per il completamento dei 29 chilometri della linea Ferrandina-Matera.
In tal modo  Urbino rimarrà in Italia l’unico capoluogo di provincia non raggiungibile in treno !
Non è certamente è un risultato di cui andare fieri !
Per quale incomprensibile ragione per  la ferrovia Fano-Urbino non sono mai stati richiesti i finanziamenti dovuti?

E’ ben noto che esiste un progetto preliminare , redatto da Associazione FVM assieme con Pegaso Ingegneria (Milano) e  Sistema Ingegneria (Firenze) sulla messa in esercizio della ferrovia Metaurense . Tale progetto ,a disposizione gratuita per le istituzioni,  dimostra che il recupero per uso trasportistico è possibile  ad un costo abbastanza contenuto: 87 milioni di euro per 50 chilometri di ferrovia!

Oggi  ci si chiede  per quale altro misterioso motivo proprio in questi giorni la ferrovia Metaurense  è scomparsa dall’elenco delle ferrovie turistiche, espresso nella  Proposta di  Legge Iacono e altri n.1178 (emendamento art. 10bis del 7 dicembre  2016), quando la stessa ferrovia Metaurense era stata additata come una delle più importanti e significative nel novero nazionale.

Il suo nuovo inserimento nell’elenco delle ferrovie turistiche dipenderà ora dalla volontà regionale.  Salvare e recuperare la ferrovia Fano-Urbino con costi a carico del gestore dell’infrastruttura è un’ opportunità irrinunciabile!
Per il ruolo che riveste Le chiediamo di non favorire decisioni affrettate senza aver individuato quali conseguenze determineranno nel futuro del nostro territorio.

Compito della politica è creare occasioni di sviluppo e di miglioramento delle le condizioni di vita delle persone.
Il mancato recupero della ferrovia Fano Urbino come polo turistico  nel territorio delle Marche  Nord sarebbe un passo falso  inconcepibile e controproducente nei confronti delle aspettative di sviluppo economico e sociale dei nostri concittadini .

AssociazioneFVM Ferrovia Valle Metauro

 

abiancani@consiglio.marche.it; sandro.bisonni@consiglio.marche.it; manuela.bora@regione.marche.it; gianluca.busilacchi@consiglio.marche.it; mirco.carloni@consiglio.marche.it; anna.casini@regione.marche.it; piero.celani@consiglio.marche.it; fabrizio.cesetti@consiglio.marche.it; luca.ceriscioli@consiglio.marche.it; piergiorgio.fabbri@consiglio.marche.it; francesco.giacinti@consiglio.marche.it; enzo.giancarli@consiglio.marche.it; peppino.giorgini@consiglio.marche.it; elena.leonardi@consiglio.marche.it; giovanni.maggi@consiglio.marche.it; marzia.malaigia@consiglio.marche.it; luca.marconi@consiglio.marche.it; jessica.marcozzi@consiglio.marche.it; antonio.mastrovincenzo@consiglio.marche.it; francesco.micucci@consiglio.marche.it; renato.minardi@consiglio.marche.it; loretta.bravi@regione.marche.it; romina.pergolesi@consiglio.marche.it; moreno.pieroni@regione.marche.it; boris.rapa@consiglio.marche.it; angelo.sciapichetti@regione.marche.it; federico.tale@consiglio.marche.it; gino.traversini@consiglio.marche.it; fabio.urbinati@consiglio.marche.it; fabrizio.volpini@consiglio.marche.it; sandro.zaffiri@consiglio.marche.it; luigi.zura@consiglio.marche.it

Auguri a tutti

Sperando che il Natale, in futuro,
si festeggi con un treno vero!


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                  Associazione Ferrovia Valle Metauro

Finanziata la ferrovia per Matera. Rimarrà solo Urbino senza ferrovia?


ferrovia-matera

 

Comunicato stampa FVM 2016-11-28:
Finanziata la linea ferroviaria “Ferrandina – Matera “


 “ E’ autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2017 e di 32 milioni di euro per l’anno 2018 e 42 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2022 quale contributo al nuovo contratto di programma – Parte investimenti 2017-2021 di Rete ferroviaria italiana (RFI) Spa destinata al finanziamento della nuova linea ferroviaria Ferrandina-Matera La Martella”

Questo il contenuto dello storico emendamento passato in Commissione Bilancio della Camera il 23 novembre u.s. che porterà a Matera le Ferrovie dello Stato. In totale 210 milioni di euro per completare i 29 chilometri che separano Matera da Ferrandina, snodo del collegamento Battipaglia-Metaponto (asse del collegamento tirrenico – ionico).

Dopo trent’anni di lavori interrotti,  ecco che i sogni si avverano, l’attesa storica del superamento dell’isolamento ferroviario della città di Matera sta per terminare .

L’approvazione dell’emendamento alla legge di Bilancio con la quale si assegnano 210 milioni di euro per il completamento della linea ferroviaria Ferrandina – Matera rappresenta un grande e positivo risultato dei parlamentari lucani che hanno saputo mettere da parte ogni divisione politica per raggiungere insieme questo grande risultato.

 “Un risultato che aggiunge un ulteriore tassello di civiltà e di potenziamento economico alla nostra regione. Con questo finanziamento – ha commentato il presidente del consiglio regionale Mollica – il popolo lucano può finalmente riscattarsi per quel diritto costituzionale alla mobilità che per tanti anni, troppi, gli è stato negato. Il plauso va a tutti coloro, associazioni, cittadini, istituzioni, che si sono impegnati in questa battaglia con grande senso civico a prescindere dal colore politico di ciascuno. Accomunati, inoltre, dall’orgoglio identitario per affrontare le prossime sfide a cui la Basilicata dovrà rispondere, a partire da Matera 2019”.

Siamo dunque di fronte alla dimostrazione che quando istituzioni e politica fanno rete, a prescindere dal colore politico, negli interessi dei cittadini diventa possibile superare ogni ostacolo.

Rimarrà dunque solo Urbino ad essere l’unico capoluogo di provincia non servito dalla rete ferroviaria nazionale?

Solo Urbino rimarrà l’unica città patrimonio dell’umanità a non poter essere raggiunta dai turisti in treno?

Aumenterà sempre più il divario tra il nostro territorio e quelli che hanno saputo investire in infrastrutture e servizi moderni?

Solo le opere d’arte e la storia passata rimarranno  le testimonianze dei tempi in cui la nostra gente poteva dirsi esempio di civiltà per il mondo intero?

Finche il nostro territorio rimarrà diviso anche su questioni fondamentali  per motivi legati alle appartenenze politiche, per tutelare gli irragionevoli motivi di pochi rispetto ai diritti di tanti, per non disturbare gli interessi di qualche privato cittadino o azienda,  le speranze rimarranno appese ad un sottile e fragile  filo.

                  Associazione Ferrovia Valle Metauro