Aiutaci a segnalare il Luogo del Cuore

viadotto in 7 archi di luce di m 15,00 al km 78+989

http://www.iluoghidelcuore.it/ferrovia-fano-urbino

N.B. per segnalare occorre registrarsi al sito FAI , oppure contattare l’associazione FVM o la delegazione FAI di Pesaro per la firma sugli appositi moduli o richiedere la cartolina da spedire.

Torna l’appuntamento con il censimento che dà voce alle segnalazioni dei Beni più amati d’Italia

Anche quest’anno torna l’appuntamento con I Luoghi del Cuore, il censimento promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo per dar voce alle segnalazioni dei beni più amati in Italia che si vorrebbe fossero conservati intatti per le generazioni future. Il progetto intende coinvolgere concretamente la popolazione così da contribuire alla sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio artistico, monumentale e naturalistico e sull’importanza di difenderlo e tutelarlo.

La Delegazione Provinciale Pesaro-Urbino del FAI- Fondo Ambiente Italiano ha eletto come LUOGO DEL CUORE 2012 una struttura molto particolare, apparentemente al di fuori della consueta tipologia delle opere segnalate, ma di grande impatto mediatico, culturale e sociale:

la FERROVIA METAURENSE  FANO-URBINO.

La scelta, approvata entusiasticamente dai vertici direzionali centrali a Milano, è stata dettata per l’importanza ed i significati intrinseci esplicati da questa struttura del trasporto , attualmente in gravissimo pericolo di esistenza ,con la presenza di numerose e grandiose opere d’arte ( come ponti e gallerie) di pregevole fattura, testimonianze del valore di progetto e della perizia delle maestranze  operaie del passato.

Inoltre questa ferrovia rappresenta un notevole quanto basilare supporto per il  territorio  della valle del Metauro, ricco di storia, cultura e paesaggi bellissimi , per un concreto rilancio e sviluppo del turismo di qualità e del trasporto pubblico.

L’iniziativa del FAI pone una  particolare attenzione sulle città toccate dalla ferrovia come Urbino , Fano insieme ad altri centri minori ma ugualmente meritevoli del- l’attenzione di tutti  ( Fossombrone, Saltara, Cartoceto, Montefelcino e Fermignano), che  possono venire ancor più valorizzate da questo “Luogo del Cuore” grazie all’importanza  che questo “medium” promozionale possiede sia in campo nazionale che internazionale.

Verrà data massima diffusione e visibilità all’iniziativa attraverso gli usuali canali mediatici, con campagne di raccolta firme , manifestazioni e via internet.

I numeri della Fano Urbino

1986 orario ferroviario (Cesare Pozzo)

8 corse feriali 5 corse festive 75 min di percorrenza

Orario ferroviario C.Pozzo 1986

……dopo 26 anni

2012 orario autobus

13corse feriali 0 corse festive 75min di percorrenza

orari autobus 2012

FERMIGNANO  viene esclusa dal servizio perchè i pullman passano per Bivio Borzaga.

A FANO i pullman non partono dalla stazione FS, normale sede di interscambio, ma  dal centro città (Pincio).

Solo la prima corsa da Urbino(h05:40) passa a Fermignano ed  arriva alla stazione FS di Fano (h07:05) poi il pendolare non troverà alcun mezzo in stazione per per ritornare a casa ma dovrà farsi una camminata fino al Pincio (1,3km).

I tempi di percorrenza sono rimasti quelli di 26 anni fa: 75 minuti.

IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ ,anche minimo, del’alta Val Metauro non è più garantito nelle giornate festive.

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…..che forza:

come per incanto dopo qualche giono della pubblicazione di quest’articolo

che segnalava alcune anomalie del trasporto nella valle del Metauro,  Adriabus ha ripristinato

le corse con arrivo e partenza dalla stazione del treno di Fano.

 

 

Bariletti denuncia gli sprechi

Ragazzi, anche io ho voluto approfittare dello “sfogatoio governativo” per denunciare un “piccolo” spreco italiota, ben documentato. Questa la mia nota a Lor signori:

La Regione Lazio è riuscita a risparmiare in 3 anni circa 10 milioni di Euro avendo accettato quanto il sottoscritto, quale Consulente di settore della Provincia di Rieti, le propose nell’estate del 2008: trasferire l’esercizio della ferrovia Terni-Rieti-L’Aquila, dalla affidataria Trenitalia alla Sub-affidataria azienda della Regione Umbria FCU (oggi Umbria Mobilità). L’operazione costò alla Provincia di Rieti circa 3000 Euro (le mie spettanze). La denuncia è svolta non tanto per il caso presentato, quanto per tutti quelli analoghi che sussistendo sulla rete ferroviaria esercitata da TI in regime di monopolio ingiustificato, danno evidentemente luogo ad analoghi (ma moltiplicati esponenzialmente) sprechi di soldi pubblici. Se infatti su una linea secondaria per una offerta di circa 700.000 tr*km/anno, con il contratto a catalogo (al netto dei ricavi da traffico contabilizzati dall’affidataria) la Regione contribuiva per circa 8.000.000 Euro l’anno, e oggi al sub affidatario paga soltanto i suoi costi effettivi e da questi dichiarati per circa Euro 5.000.000 (gli introiti da domanda individuale, per gli accordi intercorsi, sono ancora a favore di TI), si determina il risparmio di circa 3 milioni di Euro all’anno (10 quindi per oltre 3 anni)…. Mi chiedo, quanto potrebbe essere risparmiato dall’erario mettendo a gara – o diversamente affidando – gran parte del sistema ferroviario secondario, oggi contribuito con CdS a”a catalogo” dallo Stato per conto delle Regioni? Mi candido quale Consulente di questa parte della “revisione di spesa” (perdonate se scrivo ancora in italiano, o in una altra lingua che amo). до свидания. Prof. Gabriele Bariletti

E questo è lo “sfogatoio”: http://governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm

Governo Italiano – Scrivi alla redazione del sito Governo.it

www.governo.it

Portale del Governo Italiano

Una ferrovia da film

viadotto in 9 archi di luce al km 76+758
Siamo sempre stati convinti che la Fano Urbino rappresenta il simbolo di un’infrastruttura che non aggredisce l’ambiente, non infligge ferite al paesaggio, ma si armonizza completamente con esso. Per questo la nostra opera volontaria di pulizia per evitare il degrado è strategica. Ed è grazie a questa costante e faticosa opera che sono sempre di più le persone che possono constatare quando siano evidenti le nostre convinzioni. Non a caso professionisti dell’ immagine, alla ricerca di luoghi particolarmente interessanti, chiedono la nostra collaborazione per realizzare i loro lavori. Questa volta è stato un gruppo di cineoperatori che hanno scelto la Fano Urbino per filmare alcune immagini del loro film.
 

Presidente salvi la Fano Urbino!!!

Preg.mo Sig. Presidente,

le celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia ci hanno ricordato quanto di fondamentale importanza sia stato il contributo  reso dalla ferrovia e dal trasporto ferroviario al conseguimento  dell’Unità.

Oltre a permettere ai cittadini italiani di viaggiare da una regione all’altra, consentendo così uno scambio tra culture diverse, fino ad allora impensato e non possibile, facilitando  l’integrazione tra le diverse aree geografiche del Paese e favorendo il crescente senso di appartenenza al neonato Stato italiano, la ferrovia ha rappresentato il primo, vero esempio di modernizzazione del Paese, sia da un punto di vista tecnologico che sociale.

Crediamo perciò essenziale conservare il patrimonio ferroviario esistente, soprattutto quello non più in uso oggi, perché insieme ad una funzione storico-culturale, può ancora se conservato e restaurato tornare utile per il territorio dove queste opere infrastrutturali ferroviare si trovano.

Nel nostro territorio abbiamo una linea ferroviaria ( in disuso dal 1987 ma ancora in ottimo stato di conservazione grazie all’azione dei volontari dell’Associazione FVM-Ferrovia Valle Metauro) che unisce la città di Fano, l’antica  Fanum Fortunae, alla bella  città di Urbino, patrimonio dell’UNESCO con un percorso che tocca altre città ricche d’arte e cultura.

Purtroppo questa linea ferroviaria corre oggi il pericolo di essere perduta per sempre perché la Provincia di Pesaro-Urbino ha in progetto di costruire al posto di questa infrastruttura  un pista ciclabile; inoltre la Regione Marche, contro la volontà dei cittadini della zona, pochi mesi fa ha dato parere favorevole allla dismissione.

 Perciò, vista l’importanza che la ferrovia nella Val Metauro può rappresentare per lo sviluppo turistico, culturale e imprenditoriale, e vista la grande sensibilità che Ella ha sempre dimostrato nei confronti della nostra storia e della economia dei territori così come per i temi legati all’ambiente

                                                             CHIEDIAMO

       il Suo intervento al fine di evitare lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria in questione.

 

In futuro, questa linea potrebbe rappresentare una vera fortuna per la Val Metauro , le sue città  e la sua gente: potrebbe essere trasformata ,come  in altre parti d’Italia, in metropolitana di superfice,  potente e veloce mezzo di trasporto moderno, e consentirebbe un maggiore afflusso turistico nella zona  con innegabili benefici anche all’ambiente, alla sicurezza , alla salute, alla mobilità dei cittadini più disagiati.

 Sappiamo che Ella il 25 Aprile sarà in visita nel nostro territorio per l’anniversario della Liberazione.

 Nel porgerLe i più sentiti e cordiali saluti, La invitiamo a visitare la linea ferroviaria Fano Urbino e ad intervenire, per quanto in Suo potere, al fine di salvare e rilanciare questo grande “piccolo tesoro” che appartiene a tutti noi cittadini italiani.

 

Fano, 14 Aprile 2012

 FVM, Assoutenti UTP,FAI delegazione Pesaro,UIL trasporti Marche,O.R.S.A., Legambiente Circolo Urbino,Fronte Azione Popolare Pesaro Urbino,Movimento Fano cinque Stelle,Bene comune Fano, Verdi Fano,Giancarlo D’Anna Consigliere Regionale Marche, Roberto Zaffini Consigliere Regionale Marche, A.N.T.A. Associazione Naz. Trasporti Alternativi

 

DONA IL 5 X MILLE

Dona il tuo contributo con il 5 per mille

all’ associazione FVM inserendo codice fiscale

 90022450416

Un gesto semplice che non ti costa nulla.

Un GRAZIE di cuore a tutte le persone che
decideranno di donare il 5 per mille alla nostra associazione.

“NO TAV?” – ” NO PIST!”

 Ringraziano  il poeta fanese Rino Magnini, per la sua poesia “NO TAV?” – “NO PIST!”  pubblicata sul LISIPPO di aprile. 

..Mo prò te digh che me rincresc                                                                                                      se i Bsares ce scìpen via                                                                                                                 cla famosa feruvia!

…..sa la scusa di “ram sech”                                                                                                         c’ha fat machì “cornut e bech”                                                                                                      dato che in tutta Italia                                                                                                                     sòl da nò el “ram se taglia”!

…..in pulitica, lo sguard,                                                                                                                    è puntat è puntat sempre sul “lard”!

 

V^ Giornata Nazionale Ferrovie Dimenticate

Tanta gente alla stazione di Urbino domenica mattina, 1° Aprile, per la 5^ edizione  della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate.

Stazione affollata per partecipare al programma proposto da FAI, Legambiente e FVM e visitare gli stand-mostra delle attività delle tre Associazioni .

Il momento principale della mattinata, dopo il ricordo di alcuni episodi accaduti quando il treno percorreva la valle del Metauro,  si è avuto con l’ esposizione di un possibile modello di esercizio della linea metaurense specificando la struttura ed i tempi dell’orario instaurabile sull’attuale percorso di tre giovani ingegneri dell’AISIF (associazione studenti ingegneria ferroviaria).

Per quanto concerne l’orario sono emersi dati riguardanti due distinte tipologie di treni:

–             DIRETTI fino ad Urbino con poche fermate (es. Fano Calcinelli 14 min. ; Fano Fossombrone 27 min ; Fano Fermignano 49 min e Fano Urbino 62min)

–          LOCALI limitati a Fossombrone e facenti fermata in tutte le località (es. Lucrezia Fano 19 min ; Montefelcino Fossombrone 6 min) , nonché in nuovi punti di sosta.

Senza alcuna difficoltà è possibile prolungare il servizio su Rimini, Ancona o altre località della rete ferroviaria nazionale

Lo studio ha anche individuato i pregi e difetti della sovrastruttura: è emerso che la causa delle prestazioni non eccezionali degli anni di apertura risiedesse principalmente nell’armamento (cioè nei binari), nel gran numero di passaggi a livello e in alcune curve troppo strette. E’ stato cura dei tre soci AISIF ridurre a soli 40 (di cui 7 su strade sterrate molto secondarie) il numero di attraversamenti stradali con nuove barriere che restano chiuse solo 115 secondi, individuare l’armamento più consono al servizio indicato e trovare il modo di allargare di qualche metro 4 curve senza però coinvolgere alcuna abitazione. Il risultato è stato un incremento della velocità che in certi punti ha superato il 100%. Sono anche stati individuati punti precisi del tracciato in cui, a causa del gran numero di intersezioni viarie, la realizzazione di rilevati che portino in quota il binario è la soluzione più logica per risolvere il problema ( es nella zona di Fano con l’eliminazione di tutti i passaggi a livello).

Per finire è stato accertato che ponti e gallerie versano in condizioni quasi ottimali ed, anche laddove presentino alcuni difetti, non sarebbe affatto difficile un loro recupero.  

Alla presentazione è seguito un acceso dibattito con l’intervento di molti relatori che hanno stigmatizzato con diverse e valide  motivazioni  le recenti azioni della Provincia e della Regione che , in aperta contraddizione con quanto assunto in precedenti determinazioni e con accordi con il Governo nazionale, hanno voluto l’eliminazione di questa struttura di trasporto collettivo senza addurre la benché minima  valutazione tecnica e progettuale  né tantomeno richiedere, come stabilito dalle regole democratiche,  la collaborazione ed il parere di Associazioni interessate  ed aventi diritto a fornire il proprio giudizio sulla vicenda.

Tale atteggiamento è stato vivacemente contestato da rappresentanti di formazioni politiche, sindacalistiche , ambientalistiche e culturali.

Tutti hanno convenuto che la perdita di tale sistema di trasporto compromette le future e concrete possibilità di sviluppo  del territorio e delle attività turistiche ed imprenditoriali  con conseguente mancanza di creazione di nuovi posti di lavoro.

Un grido di allarme è stato lanciato soprattutto per Urbino, città sempre più isolata che vede a rischio l’esistenza delle sue eccellenze , in particolar modo l’Università.

Nel pomeriggio si è svolto un trekking-urbano  nel centro della città  del Duca Federico e visita ad alcuni tesori d’arte, gli Oratori di S.Giovanni e S.Giuseppe, con l’assistenza di esperti del locale  Circolo di Legambiente ed una breve escursione al viadotto ferroviario  prospiciente  il  versante sud di Urbino.

 

Rinvio 5^ giornata nazionale delle ferrovie dimenticate

A causa delle conseguenze delle eccezionali nevicate che hanno colpito la zona

 interessata, l’evento è posticipato a  Domenica 1° Aprile

molto bella

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore  9:30 – Raduno stazione di urbino

      10:30 – “Ricordo quel treno”

                  Episodi, impressioni, esperienze degli studenti che si recavano in           .                 treno presso presso le città, sedi dei loro studi.

                  A cura di AISIF: presentazione progetto e possibile orario di servizio

      12:30  – Colazione con il “cestino del viaggiatore “ presso il bar della Stazione              a 10 euro previa prenotazione entro venerdì 30 marzo.                                      3803410327 michele, 3278340801 carlo dalle 17:00 alle 20:00

      15:00 Trasferimento in centro città e visita all’oratorio di San Giuseppe.

       16:00 Trekking urbano per le vie di Urbino con rientro  in  Stazione e             .               successiva  visita alla linea fino al ponte e alla prima galleria.