La ferrovia e il paesaggio

        canavaccio 1985 (ponte alle piangole)

Art. 9 costituzione italiana “..la repubblica tutela il paesaggio” fu il filosofo Benedetto Croce, agli inizi del 900, ad intuirne l’importanza storica e culturale e predisporre le prime leggi in sua tutela.

Per chi conosce da tempo la Valle del Metauro, viene spontaneo fare alcune considerazioni.

E’ fin troppo facile notare il cambiamento devastante che è stato operato in questi ultimi decenni: ovunque costruzioni civili ed industriali ed altre strutture che hanno depauperato, a nostro avviso, il paesaggio.

Fano Alta, la bretella di Urbino, l’ampliamento della Benelli Armi, i pannelli solari sulle colline metaurensi, sono alcuni  esempi che dimostrano le ambiguità e le contraddizioni delle politiche ambientali e paesaggistiche sul nostro territorio.

Ovviamente il paesaggio anche  per noi dell’associazione FVM è una cosa sacra; non a caso fra le nostre attività ci sono gite su linee secondarie per ammirarlo e goderne da esso. “ Il paesaggio che si può vedere dal finestrino di un treno è come il palcoscenico di un teatro che si sposta con il viaggiatore/spettatore” dice Beppe Severgnini  in un suo video sui treni. http://youtu.be/Pkv92vNUtSg

 “La ferrovia segna l’ultima alleanza tra funzionalità ed estetica” scrive Paolo Rumiz nel libro “L’ ITALIA IN SECONDA CLASSE” infatti anche la Ferrovia Fano Urbino è il simbolo della ricerca dell’armonia con l’ambiente. Non infligge ferite al paesaggio e non lo aggredisce con opere ciclopiche. Piuttosto quando deve superare il fiume Metauro o le gole di Urbino prende a prestito le pietre dei monti per farne ponti e viadotti. Avvicina due mondi quello costiero a quello dell’interno; unisce la città di Fano, l’antica  Fanum Fortunae, alla bella  città di Urbino, patrimonio dell’UNESCO, con un percorso che tocca altre città ricche d’arte e cultura.

La ferrovia Fano Urbino è stata l’unico baluardo contro la speculazione edilizia nella Valle del Metauro in virtù del DPR 753/80 che impediva ai comuni di progettare i propri piani regolatori nelle zone adiacenti il tracciato, lo sosteniamo da sempre.

Cancellare  la ferrovia Fano Urbino significa non avere considerazione per il paesaggio e le sue potenzialità arrecando così un danno turistico incalcolabile per Fano, Urbino e tutti i paesi della Valle del Metauro.

 

 

Turismo Enogastonomico Ferroviario

             

http://youtu.be/PBb0z5oE1iE

La stazione di Marradi durante la Sagra delle Castagne giunta quest’anno alla 49^ edizione.

Il successo della manifestazione è stato decretato anche con con l’abbinamento ai treni storici.

Ogni analogia con le sagre dei paesi serviti dalla ferrovia  Fano Urbino è d’obbligo.

14 ottobre la 13^ festa della stazione

Le immagini: https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/XIIIFestaDellaStazione#

Il servizio di tele 2000: http://youtu.be/nJeCJEoJ3iY

Nella conferenza della 13^ Festa della stazione di Fermignano si è ribadito che la ferrovia Fano Urbino è un bene molto importante, essenziale per il futuro della Valle del Metauro e dei suoi abitanti.

In una sala gremita di persone, il sindaco Giorgio Cancellieri ha conferito un Attestato di Benemerenza al Colonnello Luca Apolloni e al Maresciallo Piero Di Tunisi per l’attaccamento dimostrato a Fermignano e alla sua ferrovia in tanti anni.  Quest’ultimo, prossimo alla pensione,  ha voluto omaggiare Giuseppe Mearelli , ultimo capostazione di Fermignano.

“ La ferrovia ha le caratteristiche richieste dal futuro: rispetto per l’ambiente ed economicità”  con queste parole il Colonnello Apolloni  ha riaffermato l’importanza delle strade ferrate citando anche una frase di Cavour:” la realizzazione delle strade ferrate contribuirà a consolidare lo stato di reciproca fiducia fra governi e popoli, fiducia che è alla base delle future speranze”.  Dopo 165 anni l’importanza del mezzo ferroviaria è rimasta immutata. Il Colonnello ha ripercorso, poi,  i 100 anni di storia del Genio Ferrovieri  ed ha ricordato come, nel corso degli anni, tale Corpo Militare sia intervenuto in aiuto di popolazioni colpite da calamità e a supporto delle FS per il ripristino di linee ferroviarie.

Il Dr.Alessandro Capucci della Protezione Civile di Fermignano  ha ricordato quanto potrebbe essere importante la ferrovia in caso di avversità nel nostro comprensorio.  L’avere  a disposizione una ferrovia durante le nevicate  permette di garantire la mobilità delle persone che devono recarsi al lavoro, evitando i rischi di mettersi sulla strada. Anche in caso di terremoto, come è accaduto in Emilia, la ferrovia rappresenta un mezzo di soccorso importante e la capacità tecnologica del Genio Ferrovieri documenta la possibilità di ripristino di strutture danneggiate in breve tempo. Infine ha ricordato che le emergenze idriche nel nostro territorio sono sempre più frequenti  ed avere a disposizione cisterne ferroviarie, piene d’acqua in sosta nelle stazioni della ferrovia Metaurense , in caso di incendi boschivi costituisce un punto di approvvigionamento sicuro.

E’ seguito poi l’intervento di Marino Francioni, Presidente dell’Associazione Treno Bianco Azzurro dello Stato di San Marino. Ha raccontato la breve storia della Ferrovia Rimini San Marino che in servizio per  appena dodici anni   aveva fatto nascere quello che ora rappresenta la voce più importante del bilancio dello Stato: il turismo. Distrutta dalla guerra, subì vicissitudini burocratico-politiche che negli anni avevano bloccato la ricostruzione. Ora, grazie ad un gruppo di sostenitori  ed al crescente interesse della popolazione ha intrapreso una nuova vita. Recentemente è stato ripristinato l’ultimo tratto e, la storica automotrice AB 06 , lasciata ad arrugginire per 68 anni dentro una galleria, è stata rimessa in ordine di marcia. Il Relatore ha sottolineato il sentimento che lega gli abitanti sanmarinesi al treno ricordando l’inaugurazione del 21 Luglio scorso ed  ha ribadito che le ciclabili pur essendo utilissime  devono essere concepite e realizzate in connubio con il treno pena una loro scarsissima utilizzazione.
Si è, inoltre, dichiarato molto sorpreso per come nella Valle metaurense non si sia fatto la stessa cosa vista la grande potenzialità della ferrovia in un territorio così ricco di opportunità.

La Sig.ra Anna Maria Siccoli, Capo-delegazione FAI della provincia di Pesaro,  ha rammentato a tutti di segnalare la ferrovia Fano Urbino come  “ Luogo del cuore” del censimento FAI attraverso la raccolta firme nel  sito  http://www.iluoghidelcuore.it/ferrovia-fano-urbino Il noto critico d’arte Philippe Daverio è il  testimonial  FAI della ferrovia metaurense.

L’ avvocato Andrea Reginelli, legale dell’associazione FVM , ha riferito a che punto sono i ricorsi contro la dismissione.

Il geologo G. Baldelli  ha evidenziato come in questa provincia  troppo spesso vengono fatte scelte senza conoscere la stato delle cose; tra le tante ha ricordato che si vuole eliminare la ferrovia senza aver mai fatto un reale e serio studio di ripristino, adducendo, al contrario, motivazioni  giustificazioni senza fondamento.

Anche Piero Talevi, il poeta del Metauro, ha voluto dedicare una poesia alla ferrovia: una storia d’amore fra due studenti . Attraverso immagini di alberi in fiore in periodi primaverili che si scorgono dal treno i due innamorati raggiungono l’ università di Urbino.

Alessandro Bolognini, presidente di Legambiente Urbino,  ha riconfermato l’urgente ed improrogabile necessità per una città d’arte, sede di un’importante Università e patrimonio dell’Unesco come Urbino, di avere un collegamento ferroviario.

Infine Giacomo Rossi, presidente FAP ed  imprenditore di trasporto con autopullman,  ha confermato che la ferrovia non è affatto in competizione con gli altri mezzi di trasporto pubblici, ma un’ alleata fondamentale.

Nel pomeriggio sul piazzale della stazione  si è svolta la consueta mostra fotografica, testimone dell’attività dell’Associazione con esposizione di mezzi del Genio Ferrovieri, della Protezione Civile di Fermignano e di Fano.
Chicca finale il sorvolo dell’aereo di Ermanno Cavallini, Presidente dell’Associazione” il Gabbiano” e l’entusiastica partecipazione del Vespa club di Pesaro con più di 30 scooters.

http://www.ilmetauro.it/argomenti/manifestazioni/fermignano-ribadita-limportanza-della-ferrovia-alla-festa-della-stazione.html

PEZZO RADIOFONICO, TRASMESSO IN PIU’ NOTIZIARI, DA RADIO ANANAS IL GIORNO DOPO LO SVOLGIMENTO DEL CONVEGNO A FERMIGNANO.

Si è svolta ieri mattina a Fermignano nella sala Monteverdi, in occasione della XIII festa della locale stazione ferroviaria un importante convegno organizzato dall’Associazione Ferrovia Val Metauro che in questa occasione ha voluto, tramite il suo Presidente, il dott. Carlo Bellagamba, fare il punto sulla situazione della Ferrovia Fano Urbino che dalla condizione di ferrovia sospesa è passata a quella di ferrovia dismessa per una incomprensibile decisione delle autorità locali, provincia e regione, che hanno dato parere positivo alla richiesta del Ministero dei trasporti. L’associazione ha impugnato questa decisione rivolgendosi sia al Tar delle Marche sia al Consiglio di Stato che si spera deliberi al piu’ presto a riguardo di questa incresciosa situazione sospendendo ciò che per questa ferrovia rappresenta una condanna a morte definitiva. Infatti la dismissione della ferrovia, se decisa, chiuderebbe le speranze di buona parte della popolazione del territorio del
la valle metauro che ha sempre visto il treno come parte della sua identità storica e culturale e frutto del lavoro di chi questa ferrovia ha costruito e per questa ferrovia ha lavorato per lunghi anni. A sostegno della tesi che il treno non è solo un mezzo pubblico, tra l’altro poco inquinante e piu’ sicuro di quello su gomma, visto anche il numero elevato di incidenti registrati in questi ultimi anni su arterie molto frequentate della provincia di pesaro urbino e di tutte le marche, un mezzo di trasporto che rispetta l’ambiente e toglie traffico alle nostre strade, erano presenti al convegno e hanno relazionato il colonnello Luca Apolloni comandante del Genio Ferrovieri di Castelmaggiore il quale, tra l’altro, ha presentato in veste multimediale la storia del primo centenario del corpo del genio ferrovieri.  Hanno preso poi la parola Marino Francioni dell’associazione treno bianco-azzurro di San Marino che ha raccontato ai presenti l’esperienza del restauro di
alcune vetture del treno della ferrovia Rimini San Marino distrutta dalla guerra nel 44, mai piu’ ripristinata e oggi forse all’inizio di una nuova vita. Presenti anche i rappresentanti del Fai e di Lega Ambiente che da sempre insieme alla protezione civile sostengono gli sforzi dei volontari dell’Associazione Ferrovia Val Metauro che si batte per una causa che tra l’altro è una scelta per migliorare la qualità della vita di tutti gli abitanti della valle e cioè il ritorno del treno in questo bellissimo territorio marchigiano.

Fermignano XIII FESTA STAZIONE

                     

    Ascolta l’intervista http://www.radioesmeralda.it/a-fermignano-torna-la-festa-della-stazione/ 

Nonostante le scarse disponibilità finanziarie dell’associazione FVM dovute alle spese sostenute per affrontare i ricorsi contro la dismissione della linea metaurense, l’Associazione FVM deciso di non rinunciare alla tradizionale Festa della Stazione di Fermignano.
 
Senza ripetere gli argomenti trattati negli anni precedenti ( miglioramento qualità del trasporto, incremento turistico, riduzione inquinamento, possibilità di trasporto biciclette, possibilità di spostamento per i soggetti più deboli) si focalizzerà l’attenzione su alcuni avvenimenti del 2012.
 
Lo Stato di San Marino ha rimesso in ordine di marcia la storica automotrice elettrica AB03  rimasta  nella galleria Montale per 68 anni assieme ad altro materiale della Ferrovia Rimini-SanMarino.Sono state altresì ripristinate alcune centinaia di metri di binario e di linea di alimentazione con previsione di ricostruire la linea per un totale di 4 chilometri.  Ne parlerà l’ Associazione Treno Bianco Azzurro di San Marino al Convegno che avrà luogo alla Sala Monteverdi alle ore 10.30.
 
Le grosse nevicate d’inizio anno, il terremoto in Emilia e gli incendi boschivi hanno ribadito ulteriormente le notevoli potenzialità della linea ferroviaria Metaurernse a supporto per gli interventi in eventuali calamità naturali nel territorio. Ne parlerà il Colonnello Comandante del Reggimento Genio Ferrovieri.

Si prevedono interventi sul comparto del turismo che, grazie al treno opportunamente gestito, apporterà notevoli benefici economici nella valle del Metauro. Relatori, esperti del ramo della riviera romagnola.
Anche il F.A.I. parteciperà all’evento con la Responsabile Provinciale che illustrerà l’iniziativa “Il Luogo del cuore” cui ha aderito come testimonial il notissimo critico e storico dell’arte Philippe Daverio.    http://www.iluoghidelcuore.it/ferrovia-fano-urbino
Altri ospiti della giornata sono la Croce Rossa Italiana , i Vespa Club della provincia ed il gruppo storico Green Liners con mezzi e personale.

UNA FIRMA PER DIFENDERE LA FERROVIA

La raccolta firme relative ai “LUOGHI DEL CUORE” del Fondo Ambiente Italia continuerà fino al 31 ottobre.

Oggi (giovedì 27 settembre) alla Festa del Volontariato ad Urbino insieme agli amici del circolo “Le Cesane” di LEGAMBIENTE sono state raccolte 350 segnalazioni.

Ricordiamo che è possibile fare la propria segnalazione direttamente al sito del FAI

http://www.iluoghidelcuore.it/ferrovia-fano-urbino

Dati per “cerca luogo”:  tipologia  FERROVIA STORICA  comune URBINO

PS per la segnalazione on line occorre registrarsi

 

Quale futuro??

 

 

 Da recenti notizie di stampa sembra che nel 2013, a seguito del Decreto Ministeriale 430 del 15/12/2011, la ferrovia Fano-Urbino passerà da RFI-FS alla provincia di Pesaro Urbino .

L’obbiettivo dell’ attuale dirigenza politica sarà così realizzato.

Tale acquisizione rappresenta un regalo inatteso per il gruppo FS Holding che si sbarazza di una linea , a suo vedere poco interessante, visto che la dirigenza FS incentra il suo scopo primario solo nell’Alta Velocità e non vuole investire risorse nel trasporto regionale locale.

Atteggiamento diametralmente opposto si verifica sulla linea interna per Ascoli ove miglioramenti di tracciato e soprattutto l’elettrificazione sono stati approvati e portati al termine con il concorso della Regione Marche e RFI-FS.

Da notare , soprattutto, la “colpevole disattenzione” della politica locale che ha permesso con il suo “non agire” l’inevitabile degrado della ferrovia metaurense: unici interventi qualche Ordinanza dei Sindaci per la pulizia ambientale dalla vegetazione infestante.

Solo recentemente l’Amministrazione ferroviaria ha compiuto il risanamento di alcuni ponti e la recinzione delle gallerie per motivi di sicurezza e di responsabilità verso terzi.

Con l’acquisizione della ferrovia metaurense la provincia di Pesaro e Urbino, oltre al terrtorio,  dovrà però anche  farsi carico delle spese di manutenzione, messa in sicurezza e decoro delle opere presenti nel tracciato: quale migliore soluzione se non scaricare tali oneri ai Comuni competenti?

A nostro giudizio questa soluzione non ci sembra quella ideale: già le lamentele per la mancanza di fondi per gestire le spese ordinarie sono generali e comuni a tutti; figuriamoci poi imporre ai cittadini un aumento di tasse per gestire un’opera che trasformata e gestita come pista ciclabile non genererà un solo euro all’economia locale .

Quest’idea del presidente Ricci di realizzare una “spettacolare pista ciclabile” fa acqua da tutte le parti ; di più, si afferma ora di riutilizzare i binari tra Canavaccio ed Urbino per il “Straurbino Express” sorta di draisina ferroviaria realizzata con l’unione di due biciclette utilizzata per il divertinento dei turisti sulla tratta.

I soci FVM, assolutamente estranei a tale iniziativa, sono oltremodo perplessi riguardo al corretto funzionamento ed alla sicurezza di tale “mezzo” che viene reclamizzato come adatto a gare ciclistiche e gite familiari. In Europa esistono draisine a pedali (“velorail” con ruote in ferro) da utilizzare su ferrovie dimesse ma si tratta di mezzi di ben diversa progettazione ed usati su tratte pianeggianti o pochissimo acclivi.

Ci si domanda, poi, come il tracciato sia diventato improvvisamente ideale per tale scopo, visto che lo stesso era stato definito, dagli esperti della provincia, in stato di degrado tale da sconsigliare nella maniera assoluta il suo utilizzo; adesso, invece, la struttura è ritenuta idonea alla circolazione; ma chi pagherà la messa in opera? E con quali risorse ?

La verità è ben altra: dismettendo la ferrovia si aprono le porte alla speculazione edilizia visto che le aree di stazione , molto appetibili, sono nei centri dei paesi e questo è solo un esempio.

Convertire le rotaie in pista ciclabile (od altro) è solo un “alibi” per ulteriori cementificazioni ed altre operazioni volte a favorire il bene di pochi contro l’interesse di tutti.

Che una cosa sia chiara a chi legge queste righe.

Negare la possibilità di ripristinare una moderna ferrovia nella valle metaurense vuol dire:

– rinunciare ad un Trasporto Locale per passeggeri e merci economicamente sostenibile ed ecologicamente corretto.

 – rinunciare allo sviluppo ed al rafforzamento di attività economiche legate al turismo (vedere  la proposta della Società russa Intorgimpex con il Treno dei Sapori, vetrina mobile delle eccellenze produttive delle Marche).

– rinunciare ad un efficiente collegamento delle comunità dell’interno con la grande viabilità costiera, con tutte le conseguenze immaginabili.

– rinunciare a proteggere e promuovere i valori ambientali del territorio nelle sue tradizionali componenti.

-rinunciare alla possibilità e capacità di spostamento dei soggetti più deboli ( poveri,    anziani e portatori di handicap) diritto stabilito dalla Costituzione dello Stato Italiano. 

La ricetta di Arenaways per i “rami secchi”

Conferenza sul trasporto ferroviario a Roasio (VC) 1 settembre 2012

Giuseppe Arena, amministratore delegato Arenaways:

“Il futuro delle linee minori passa per il turismo; …è sbagliato ridurre le corse nei giorni festivi;… negli anni ‘80 organizzavo treni speciali, per gite fuori porta,che trasportavano fino a 300 persone con bici al seguito”

Helmuth Moroder, progettista della Merano Malles:

“.. con 2 milioni di euro a chilometro, grosso modo a quello che si spende per una strada, abbiamo ridato dignità ad una linea servita da treni lenti e puzzolenti per cui si era decisa l’eutanasia.

2,7 milioni di passeggeri trasportati l’anno: un terzo pendolari, 40% turisti, il resto gente che usa il treno nel tempo libero.

I Comuni sono stati resi responsabili delle proprie stazioni.

Il successo è stato tale che abbiamo dovuto disincentivare l’uso della bicicletta organizzando 8 punti in cui è possibile noleggiare 1600 biciclette.”

http://edizioni.lastampa.it/vercelli/articolo/lstp/16467/

http://edizioni.lastampa.it/alessandria/articolo/lstp/16538/

 

DAVERIO e il turismo regionale

Grazie alla delegazione FAI di Pesaro, il noto critico d’arte Philippe Daverio ha accettato di fare da testimonial a favore della ferrovia Fano Urbino.

Nell’articolo di domenica 26 agosto, pubblicato sul Corriere Adriatico, il conduttore di Passepartout, consiglia agli amministratori marchigiani come rilanciare il turismo regionale.

                      

NON ERA QUESTO IL NOSTRO SOGNO!!!!

                     Straurbino express a Canavaccio

https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/StraurbinoExpress#

L’associazione FVM per quanto gratificata nell’essere menzionata nei comunicati relativi allo “straurbino express” come colei che “ha difeso i binari con tempo, denaro e passione da ogni forma di smantellamento”ci tiene a fare le seguenti precisazioni:

1- I binari essendo vincolati dal DPR 753/80 non sarebbero stati mai  smantellati, cosa invece che potrebbe avvenire oggi essendo avvenuta la dismissione per la volontà della dirigenza politica provinciale.

2- L’azione di pulizia, ardua e faticosa, del tracciato serviva ad evitare il degrado e tener vivo il dibattito sulla sua riapertura contro i detrattori che la volevano morta e sepolta in un mare di vegetazione.

3- Il riutilizzo del tracciato con treni storici o turistici in attesa del ripristino del servizio regolare era uno degli obiettivi.

4- La trasformazione di una grande e potente infrastruttura in un parco di divertimenti E’LA NEGAZIONE di tutto ciò per il quale abbiamo sacrificato gli ultimi 12 anni.

Non condividiamo minimamente  l’idea che ad una bicicletta possa associarsi al nome di treno.

Pertanto diffidiamo di menzionare l’associazione FVM nei comunicati relativi all’uso della “bici treno” perché NON CI SENTIAMO ASSOLUTAMENTE PARTE DI QUELLA INIZIATIVA.

Ci riserviamo in futuro  di fare alcune osservazioni tecniche sulla pericolosità della “bici treno” e ci meravigliamo come un infrastruttura, dichiarata degradata (traverse,    binari ,gallerie e terreni) dai dirigenti dei lavori di competenza provinciale, venga riutilizzata come parco giochi per bambini e per possibili gare di velocità agonistiche.

San Marino… sei grande!!!

                 inaugurazione Treno Bianco Azzurro

https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/SanMarinoGuardaAlFuturo#

Il 12 Giugno 1932 veniva inaugurata con solenni festeggiamenti la ferrovia elettrica Rimini-San Marino, opera di grande valore ingegneristico per le indubbie difficoltà del territorio e per le innovazioni tecnologiche. Il Treno Bianco Azzurro che percorreva 32 km di tracciato era un mezzo d’avanguardia, vanto per entrambi gli Stati coinvolti nella costruzione. La seconda guerra mondiale interruppe bruscamente la possibilità di utilizzare tale moderno ed efficace mezzo che si era rivelato di grande successo sia per il trasporto di persone e cose sia per la promozione del turismo, a quei tempi ancora in fase iniziale. Alla fine di Giugno del 1944 un bombardamento sulla Repubblica di San Marino e il successivo passaggio del fronte di guerra nell’ottobre causò la distruzione della ferrovia. I rotabili rimasti bloccati nella stazione terminale vennero ricoverati nella galleria Montale in attesa degli eventi. Dentro il tunnel le elettromotrici e le carrozze hanno atteso a lungo il ripristino del tracciato ed il loro ritorno in servizio. A causa del mancato accordo tra lo Stato italiano e lo Stato di San Marino per le competenze di ricostruzione andarono sacrificate le sacrosante aspettative dei cittadini che vedevano nel trasporto ferroviario un grande mezzo per il futuro e la rinascita del territorio. Ma a volte il tempo e la determinazione degli uomini fanno degli autentici miracoli. Ed è così che dopo quasi 70 anni, l’Associazione Treno Bianco Azzurro, con il determinante intervento dello Stato di San Marino, ha restaurato i resti di quei treni rugginosi e fatiscenti, li ha messi in ordine di marcia insieme ad alcune centinaia di metri di binario e di linea di alimentazione elettrica di contatto. Determinante è stato l’apporto dell’Associazione Roma Treno Vapore Team che ha pianificato i lavori, fornito materiali ed attrezzature per il risanamento nonché reperito la indispensabile documentazione storica che ha reso possibile il restauro del rotabile come allo stato d’origine sia esteticamente che dal punto di vista tecnico.

21 Luglio 2012: Cerimonia d’ Inaugurazione

Nel momento in cui il Treno Bianco Azzurro è uscito autonomamente dalla galleria Montale, ha suscitato in tutti i presenti, tantissime persone festanti,  sentimenti ed emozioni sopite da tanti anni: gioia, commozione e fierezza per aver vinto questa battaglia sormontando difficoltà di ogni genere. Il lavoro non è finito, per ora alcune centinaia di metri sono state restituite al ruolo di ferrovia; in futuro l’impegno e la dedizione di tutti  porteranno alla realizzazione di diversi chilometri di linea con la  definitiva riaffermazione del trasporto ferroviario come  valore aggiunto all’arricchimento del territorio ed al benessere e alle attività dei suoi abitanti. In questo 21 Luglio si è aggiunta una tessera del grande mosaico della storia: la storia della ferrovia Rimini-San Marino, la storia della illuminata Repubblica delTitano ed anche della storia delle Ferrovie. Noi, soci FVM, eravamo presenti all’evento, felici di poter assistere, in territorio vicinissimo al nostro,  alla realizzazione di aspettative che, con impegno e continui sacrifici condotti da 12 anni, potrebbero essere parimenti realizzate sulla ferrovia Fano Urbino. Vedere il treno uscire dal tunnel ed ascoltare gli appassionati discorsi delle massime Autorità dello Stato presenti ci ha fatto tornare a casa soddisfatti e pieni di rinnovato impegno a realizzare il “nostro” sogno malgrado i numerosi detrattori del treno. Più che essere “nostalgici”, come ci ha spesso definito il Presidente della Provincia, siamo quelli che hanno intuito l’importanza del ripristino del servizio ferroviario nella valle del Metauro. Sicuramente abbiamo più rispetto per il territorio, per la sua storia e per i suoi cittadini in confronto a tanti amministratori pubblici.

Un grazie quindi a San Marino ed all’Associazione Treno Bianco Azzurro per questo felice quanto incredibile ritorno. E’ una vittoria che infonde linfa alla nostra interminabile sfida.