31 gennaio 1987: ultimo treno per Urbino
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Cade in questi giorni il triste anniversario dell’ultimo treno per Urbino. Era il 31 gennaio 1987 quando il locale 5662 partì da Pesaro alle h 18:55 per raggiungere Urbino, un viaggio di un’ora e cinque minuti.
Dopo 72 anni di onorato servizio nessun treno tornò a percorrere la vallata del Metauro, tranne alcuni convogli per esigenze di servizio fino al 1997.
“E’ un pezzo di storia che si ferma al capolinea, mentre in ritardo ( ma per colpa di chi ?) partono le proteste”. (Resto del Carlino 1 febbraio 1987).
Era proprio vero: un pezzo di storia del nostro territorio venne cancellata da un provvedimento del Ministero dei Trasporti guidata dall’allora Ministro Claudio Signorile.
La sua idea era di razionalizzare la rete ferroviaria con il potenziamento delle tratte commerciali e regionali mediante l’eliminazione dei cosiddetti “rami secchi”: oltre 60 linee venivano incluse nel famigerato provvedimento.
Quella strage ferroviaria, che avrebbe tagliato anche linee che non erano assolutamente prive di traffico non fu , però, attuata: le proteste di utenti ed Enti locali indussero il Ministero e l’Azienda FS a sospendere i tagli.
Con sorpresa di tutti, nel 1987 a due anni dal decreto del 1985, la scure del Ministero si accanì contro la Fano Urbino, come se per risanare il bilancio delle Ferrovie dello Stato, oltre 16000 km di rete, fosse sufficiente eliminare quei 47 km della Metaurense.
Interpellato in proposito il sindaco di Urbino Londei affermava: “ Una decisione ingiusta e punitiva che certamente questo territorio non merita” e sperava che la decisione fosse revocata.
Lasciava trapelare anche un “dietro le quinte” chiedendosi a quale ditta di trasporto la Regione Marche avrebbe affidato il servizio sostitutivo poiché risultava che qualcuno da tempo si stava adoperando per trarre vantaggio dalla chiusura del tratto ferroviario (Resto del Carlino 31 gennaio 87).
Attualmente il servizio di trasporto per Urbino è svolto da Adriabus, consorzio pubblico- privato; sono 28 le corse giornaliere da Pesaro per Urbino di cui 13 veloci/dirette cui si aggiungono altre 14 da Fano. Altre 15 corse sono limitate a Calcinelli.
Nelle giornate festive il servizio è ridotto a 8 corse da Pesaro e nessuna da Fano.
La Valle del Metauro, un tempo percorsa da numerosi treni , ha nelle giornate festive un servizio di autobus limitato da Fano a Calcinelli solo al pomeriggio.
L’elevato numero di corse effettuate nelle giornate feriali/scolastiche con drastica riduzione nelle giornate festive, è indice in modo inconfutabile, non solo della scarsa propensione degli abitanti delle zone servite a muoversi con l’autobus nel loro tempo libero , ma soprattutto del fatto che esso non è utilizzato dai turisti in visita al territorio pesarese .
A 26 anni dall’ultimo treno, l’Associazione FVM è sempre più convinta dell’inderogabile necessità del ripristino del servizio ferroviario non solamente per motivi turistici, ma anche e soprattutto per questioni ambientali e sociali.
La speranza che la ferrovia Metaurense possa divenire il simbolo di un territorio che avanza con fiducia verso il futuro è condivisa da moltissimi cittadini , da organizzazioni sociali, culturali e sindacali.
E’ ora che la politica dia un segnale positivo alle giuste aspettative ed alle “vere” esigenze delle nostre popolazioni, pena il progressivo scadimento della qualità della vita e delle prospettive di progresso di noi tutti.