14 ottobre la 13^ festa della stazione

Le immagini: https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/XIIIFestaDellaStazione#

Il servizio di tele 2000: http://youtu.be/nJeCJEoJ3iY

Nella conferenza della 13^ Festa della stazione di Fermignano si è ribadito che la ferrovia Fano Urbino è un bene molto importante, essenziale per il futuro della Valle del Metauro e dei suoi abitanti.

In una sala gremita di persone, il sindaco Giorgio Cancellieri ha conferito un Attestato di Benemerenza al Colonnello Luca Apolloni e al Maresciallo Piero Di Tunisi per l’attaccamento dimostrato a Fermignano e alla sua ferrovia in tanti anni.  Quest’ultimo, prossimo alla pensione,  ha voluto omaggiare Giuseppe Mearelli , ultimo capostazione di Fermignano.

“ La ferrovia ha le caratteristiche richieste dal futuro: rispetto per l’ambiente ed economicità”  con queste parole il Colonnello Apolloni  ha riaffermato l’importanza delle strade ferrate citando anche una frase di Cavour:” la realizzazione delle strade ferrate contribuirà a consolidare lo stato di reciproca fiducia fra governi e popoli, fiducia che è alla base delle future speranze”.  Dopo 165 anni l’importanza del mezzo ferroviaria è rimasta immutata. Il Colonnello ha ripercorso, poi,  i 100 anni di storia del Genio Ferrovieri  ed ha ricordato come, nel corso degli anni, tale Corpo Militare sia intervenuto in aiuto di popolazioni colpite da calamità e a supporto delle FS per il ripristino di linee ferroviarie.

Il Dr.Alessandro Capucci della Protezione Civile di Fermignano  ha ricordato quanto potrebbe essere importante la ferrovia in caso di avversità nel nostro comprensorio.  L’avere  a disposizione una ferrovia durante le nevicate  permette di garantire la mobilità delle persone che devono recarsi al lavoro, evitando i rischi di mettersi sulla strada. Anche in caso di terremoto, come è accaduto in Emilia, la ferrovia rappresenta un mezzo di soccorso importante e la capacità tecnologica del Genio Ferrovieri documenta la possibilità di ripristino di strutture danneggiate in breve tempo. Infine ha ricordato che le emergenze idriche nel nostro territorio sono sempre più frequenti  ed avere a disposizione cisterne ferroviarie, piene d’acqua in sosta nelle stazioni della ferrovia Metaurense , in caso di incendi boschivi costituisce un punto di approvvigionamento sicuro.

E’ seguito poi l’intervento di Marino Francioni, Presidente dell’Associazione Treno Bianco Azzurro dello Stato di San Marino. Ha raccontato la breve storia della Ferrovia Rimini San Marino che in servizio per  appena dodici anni   aveva fatto nascere quello che ora rappresenta la voce più importante del bilancio dello Stato: il turismo. Distrutta dalla guerra, subì vicissitudini burocratico-politiche che negli anni avevano bloccato la ricostruzione. Ora, grazie ad un gruppo di sostenitori  ed al crescente interesse della popolazione ha intrapreso una nuova vita. Recentemente è stato ripristinato l’ultimo tratto e, la storica automotrice AB 06 , lasciata ad arrugginire per 68 anni dentro una galleria, è stata rimessa in ordine di marcia. Il Relatore ha sottolineato il sentimento che lega gli abitanti sanmarinesi al treno ricordando l’inaugurazione del 21 Luglio scorso ed  ha ribadito che le ciclabili pur essendo utilissime  devono essere concepite e realizzate in connubio con il treno pena una loro scarsissima utilizzazione.
Si è, inoltre, dichiarato molto sorpreso per come nella Valle metaurense non si sia fatto la stessa cosa vista la grande potenzialità della ferrovia in un territorio così ricco di opportunità.

La Sig.ra Anna Maria Siccoli, Capo-delegazione FAI della provincia di Pesaro,  ha rammentato a tutti di segnalare la ferrovia Fano Urbino come  “ Luogo del cuore” del censimento FAI attraverso la raccolta firme nel  sito  http://www.iluoghidelcuore.it/ferrovia-fano-urbino Il noto critico d’arte Philippe Daverio è il  testimonial  FAI della ferrovia metaurense.

L’ avvocato Andrea Reginelli, legale dell’associazione FVM , ha riferito a che punto sono i ricorsi contro la dismissione.

Il geologo G. Baldelli  ha evidenziato come in questa provincia  troppo spesso vengono fatte scelte senza conoscere la stato delle cose; tra le tante ha ricordato che si vuole eliminare la ferrovia senza aver mai fatto un reale e serio studio di ripristino, adducendo, al contrario, motivazioni  giustificazioni senza fondamento.

Anche Piero Talevi, il poeta del Metauro, ha voluto dedicare una poesia alla ferrovia: una storia d’amore fra due studenti . Attraverso immagini di alberi in fiore in periodi primaverili che si scorgono dal treno i due innamorati raggiungono l’ università di Urbino.

Alessandro Bolognini, presidente di Legambiente Urbino,  ha riconfermato l’urgente ed improrogabile necessità per una città d’arte, sede di un’importante Università e patrimonio dell’Unesco come Urbino, di avere un collegamento ferroviario.

Infine Giacomo Rossi, presidente FAP ed  imprenditore di trasporto con autopullman,  ha confermato che la ferrovia non è affatto in competizione con gli altri mezzi di trasporto pubblici, ma un’ alleata fondamentale.

Nel pomeriggio sul piazzale della stazione  si è svolta la consueta mostra fotografica, testimone dell’attività dell’Associazione con esposizione di mezzi del Genio Ferrovieri, della Protezione Civile di Fermignano e di Fano.
Chicca finale il sorvolo dell’aereo di Ermanno Cavallini, Presidente dell’Associazione” il Gabbiano” e l’entusiastica partecipazione del Vespa club di Pesaro con più di 30 scooters.

http://www.ilmetauro.it/argomenti/manifestazioni/fermignano-ribadita-limportanza-della-ferrovia-alla-festa-della-stazione.html

PEZZO RADIOFONICO, TRASMESSO IN PIU’ NOTIZIARI, DA RADIO ANANAS IL GIORNO DOPO LO SVOLGIMENTO DEL CONVEGNO A FERMIGNANO.

Si è svolta ieri mattina a Fermignano nella sala Monteverdi, in occasione della XIII festa della locale stazione ferroviaria un importante convegno organizzato dall’Associazione Ferrovia Val Metauro che in questa occasione ha voluto, tramite il suo Presidente, il dott. Carlo Bellagamba, fare il punto sulla situazione della Ferrovia Fano Urbino che dalla condizione di ferrovia sospesa è passata a quella di ferrovia dismessa per una incomprensibile decisione delle autorità locali, provincia e regione, che hanno dato parere positivo alla richiesta del Ministero dei trasporti. L’associazione ha impugnato questa decisione rivolgendosi sia al Tar delle Marche sia al Consiglio di Stato che si spera deliberi al piu’ presto a riguardo di questa incresciosa situazione sospendendo ciò che per questa ferrovia rappresenta una condanna a morte definitiva. Infatti la dismissione della ferrovia, se decisa, chiuderebbe le speranze di buona parte della popolazione del territorio del
la valle metauro che ha sempre visto il treno come parte della sua identità storica e culturale e frutto del lavoro di chi questa ferrovia ha costruito e per questa ferrovia ha lavorato per lunghi anni. A sostegno della tesi che il treno non è solo un mezzo pubblico, tra l’altro poco inquinante e piu’ sicuro di quello su gomma, visto anche il numero elevato di incidenti registrati in questi ultimi anni su arterie molto frequentate della provincia di pesaro urbino e di tutte le marche, un mezzo di trasporto che rispetta l’ambiente e toglie traffico alle nostre strade, erano presenti al convegno e hanno relazionato il colonnello Luca Apolloni comandante del Genio Ferrovieri di Castelmaggiore il quale, tra l’altro, ha presentato in veste multimediale la storia del primo centenario del corpo del genio ferrovieri.  Hanno preso poi la parola Marino Francioni dell’associazione treno bianco-azzurro di San Marino che ha raccontato ai presenti l’esperienza del restauro di
alcune vetture del treno della ferrovia Rimini San Marino distrutta dalla guerra nel 44, mai piu’ ripristinata e oggi forse all’inizio di una nuova vita. Presenti anche i rappresentanti del Fai e di Lega Ambiente che da sempre insieme alla protezione civile sostengono gli sforzi dei volontari dell’Associazione Ferrovia Val Metauro che si batte per una causa che tra l’altro è una scelta per migliorare la qualità della vita di tutti gli abitanti della valle e cioè il ritorno del treno in questo bellissimo territorio marchigiano.