intervista FVM a tele 2000
Il 5 febbraio 2014 furono convocati in provincia i sindaci della Vallata del Metauro per decidere il futuro della ferrovia Fano Urbino. Secondo noi, la sorte di opera infrastrutturale di così alto valore non poteva essere deliberata da degli amministratori pro -tempori dei territori. Quale competenza avevano in campo ferroviario? Quali esperienze avevano maturato nel campo dei trasporti pubblici? Come potevano giudicare le opere architettoniche senza nessuna perizia tecnica? La scelta di non avere più un collegamento ferroviario nella Valle del Metauro e per Urbino meritava secondo noi una riflessione ben più seria e approfondita. La stampa locale, quei giorni, diede ampia visibilità ai nostri comunicati e tele 2000 ci ospitò in una sua puntata di “Territorio” che vi riproponiamo.
http://youtu.be/pOFbg9q8dsE piccolo assaggio 3 minuti
http://youtu.be/9Kqv9A3_DjE completa 35 minuti
Sembra che in questo territorio si continuino a fare scelte senza alcuna base tecnica e scientifica, se il proverbio “ sbagliare è umano, perseverare è diabolico” è vero, sulla ferrovia Fano Urbino è facile confermare che qualcosa di “diabolico” c’è.
Nel 1987 il servizio ferroviario fu sospeso senza alcuna spiegazione e studio di mobilità pubblica, nel 2011 giunse il decreto di dismissione a seguito delle forti sollecitazioni del Presidente della Provincia Ricci che con motivazioni ridicole e senza alcun significato tecnico affermò che ripristinare il servizio ferroviario era nostalgia, nel febbraio scorso i sindaci della Vallata avrebbero dovuto avallare decisioni già prese. Noi insieme ad altre associazioni ( FAI Pesaro, Legambiente Urbino, Fap) abbiamo cercato di opporci a questi metodi che avrebbero determinato il depauperamento del territorio sotto tanti punti di vista.
Qualche informazione in più speriamo di averla trasmessa e qualche coscienza speriamo di averla smossa.
Per chi desiderasse risvegliare qualche emozione di seguito il link dell’ ultimo treno a vapore organizzato per le scuole nel 1985 ( video dell’amico Roberto Renzi)