Idea demenziale
Mentre il duo pesarese Ricci & Ricci persevera nell’ intento di distruggere definitivamente la ferrovia Fano Urbino senza alcuna giustificazione tecnica, senza alcuna condivisione delle loro scelte con i territori e le associazioni, cercando di annullare con le loro idee un patrimonio infrastrutturale di enorme valore culturale, storico ed ambientale costato nel secolo scorso decenni di lotte e notevoli soldi pubblici, finalmente qualcuno reagisce.
Il neo eletto sindaco di Urbino Maurizio Gambini, il primo cittadino della nostra perla turistica nonché patrimonio UNESCO, dopo tanti schiaffi alla sua città ricevuti per la carenza di collegamenti ferroviari (dalla bocciatura a Capitale della Cultura Europea, al turismo mancante, all’università meno attraente, alla nuova viabilità stradale che ha prodotto solo danni al paesaggio vedi bretella e nuovo parcheggio S. Lucia), risponde agli articoli dei quotidiani di domenica scorsa.
Negli articoli del Resto del Carlino e del Messaggero il consigliere regionale Mirco Ricci, omonimo ( e forse parente dell’ex presidente della provincia), faceva conoscere il suo emendamento per la riconversione della tratta ferroviaria Fano Urbino in pista ciclabile ricercando nei Fondi Europei le risorse.
Nel Messaggero di mercoledì 16 luglio Gambini replicava che Urbino è pronta a far le “barricate” contro un idea ritenuta “demenziale”, ed è pronto con una proposta alternativa che coinvolga le associazioni di categoria e gli imprenditori: la FERROVIA TURISTICA.
Mirco Ricci ha fatto appello al pragmatismo perché secondo lui la riattivazione della tratta è una lontana chimera, ci chiediamo: come si fa ha ritenere la riattivazione una chimera se nessuno ha mai provato ha riattivarla?
Dai politici locali mai una richiesta d’incontro con un ministro, mai un’interpellanza parlamentare, mai una seria determinazione ma solo finzione od incapacità.
Dietro il pragmatismo secondo noi si nasconda l’incompetenza di portare a termine grandi obiettivi oppure la volontà di lasciare immutato il trasporto pubblico locale affidandolo completamente agli autobus. Chissà perché??