Gli studenti a casa???

http://youtu.be/jFcQJOLyaFQ

Abbiamo apprezzato le parole del senatore Londei, al convegno del 15 giugno “ Senza trasporti l’ istruzione non va lontano” con le quali si è reso disponibile ad avviare l’attività ferroviaria, prevista fra l’altro dallo statuto di Adriabus, se lo Stato e la Regione Marche rimettessero la ferrovia Fano Urbino in condizione di essere percorsa dai treni.

Ma se  al Parlamento , ai Consigli  della Regione Marche e Provinciale di Pesaro, gli Eletti si adoperano per rinunciare all’ infrastruttura ferroviaria piuttosto che recuperarla, questo territorio non risolverà mai i problemi legati al trasporto pubblico e all’incremento dell’occupazione legata al turismo:   vedrà, anzi,  aumentare il disagio dei cittadini ed il peggioramento della qualità della vita e del Coefficiente Della Felicità (!) tanto sbandierato recentemente. 

Al sindaco di Urbino ricordiamo che, se è vero che ad Urbino “non c’è il treno” (spesso ripetuto nei suoi discorsi) è altrettanto vero che esiste una ferrovia (dove il treno potrebbe toprnare)  e non dovrebbe continuare ad ignorarla se ci tiene alla sua città.

Saremmo orgogliosi  nell’eventualità della nomina di Urbino “Capitale della cultura europea nel 2019”.
Purtroppo una gravissima carenza strutturale della  Città Ducale montefeltresca è proprio quella di non essere raggiunta dal servizio ferroviario.

Se ci fosse  volontà politica  il treno potrebbe ricomparire di nuovo ad Urbino ed essere uno dei  migliori  veicoli pubblicitari per questo importante evento.
Altrove si è capito benissimo come le cose possano e debbono funzionare: la metropolitana VAL di Torino è stata costruita per le Olimpiadi invernali del 2006, la Metropolitana di Genova per i mondiali di calcio del 1990, per l’EXPO di Milano del 2015 è un rifiorire di infrastrutture ovunque.
Urbino non può e non deve perdere tale preziosa occasione.